Le prime mosche che impiegai per affrontare il mare che bagna le nostre coste erano rappresentate dagli artificiali per le acque tropicali destinati alla cattura di grossi carangidi, ma anche di barracuda e di altri pesci predatori. Deceiver, Crazy Charly e Clouser formavano la selezione di insidie che copiavo dai manuali e dalle riviste di pesca, realizzandoli con materiali dai colori diversi per insidiare le spigole lungo i tratti di mare che frequentavo. Nel corso degli anni ho rimosso dalle mie scatole molte buona parte di quelle esotiche mosche, rimpiazzandole con modelli apparentemente più specifici per le spigole, magari personalizzando certi dressing che ritenevo più consoni a eccitare e indurre ad abboccare i miei nuovi avversari. Ritenevo, infatti, che un pesce lunatico e talvolta selettivo come la spigola disdegnasse esche dalle forme e colorazioni fantasiose e il solo motivo per cui tanti pescatori impiegassero Deceiver e Clouser era imputabile alla poca letteratura disponibile sulla pesca a mosca dei serranidi. Ma sbagliavo.
In una recente avventura di pesca, infatti, ho avuto la prova che certe mosche tropicali possono fare la differenza tra una giornata ricca di catture e una conclusa con un eclatante cappotto. Sostanzialmente mi capitò di pescare con alcuni amici su un tratto di mare pieno di pesci e di assistere alle ripetute catture dei miei compagni mentre io avevo difficoltà a ricevere delle abboccate. Pescavamo a circa trenta metri l’uno dall’altro e impiegavamo lo stesso tipo di coda di topo. La sola differenza stava nel modello di mosca, che nel loro caso era rappresentata da Clouser di colore bianco e oliva, oppure nero e arancione, mentre io avevo innescato delle imitazioni di cefalo rifinite con resina epossidica. Un po’ per divertimento, un po’ per spirito di competizione, i miei compagni non mi mostrarono subito le insidie che stavano adoperando, ma alla fine, per non esagerare con il loro dispettoso atteggiamento, mi regalarono un paio di quelle esche, con le quali conseguii subito delle catture.
Sinceramente non capii perché delle insidie dall’aspetto così fantasioso risultassero più adescanti dei miei artificiali imitativi; mi resi conto, però, che il notevole peso di quegli esemplari permetteva presentazioni molto in profondità, consentendo ai miei compagni e poi a me di concentrare la pesca al livello di caccia dei branzini. Suppongo che in quella situazione di pesca le spigole fossero maggiormente attratte da mosche capaci di navigare a breve distanza dal loro naso, giacché non esitavano ad aggredire quei modelli poco verosimiglianti che transitavano a portata di pinna. Tuttavia credo che i clouser, con le loro forme essenziali e l’aspetto che da adito a soggettive interpretazioni, possano destare la curiosità delle spigole che vivono o perlustrano una determinata porzione di mare, rivelandosi tra le migliori mosche per ingannarle.
In una recente avventura di pesca, infatti, ho avuto la prova che certe mosche tropicali possono fare la differenza tra una giornata ricca di catture e una conclusa con un eclatante cappotto. Sostanzialmente mi capitò di pescare con alcuni amici su un tratto di mare pieno di pesci e di assistere alle ripetute catture dei miei compagni mentre io avevo difficoltà a ricevere delle abboccate. Pescavamo a circa trenta metri l’uno dall’altro e impiegavamo lo stesso tipo di coda di topo. La sola differenza stava nel modello di mosca, che nel loro caso era rappresentata da Clouser di colore bianco e oliva, oppure nero e arancione, mentre io avevo innescato delle imitazioni di cefalo rifinite con resina epossidica. Un po’ per divertimento, un po’ per spirito di competizione, i miei compagni non mi mostrarono subito le insidie che stavano adoperando, ma alla fine, per non esagerare con il loro dispettoso atteggiamento, mi regalarono un paio di quelle esche, con le quali conseguii subito delle catture.
Sinceramente non capii perché delle insidie dall’aspetto così fantasioso risultassero più adescanti dei miei artificiali imitativi; mi resi conto, però, che il notevole peso di quegli esemplari permetteva presentazioni molto in profondità, consentendo ai miei compagni e poi a me di concentrare la pesca al livello di caccia dei branzini. Suppongo che in quella situazione di pesca le spigole fossero maggiormente attratte da mosche capaci di navigare a breve distanza dal loro naso, giacché non esitavano ad aggredire quei modelli poco verosimiglianti che transitavano a portata di pinna. Tuttavia credo che i clouser, con le loro forme essenziali e l’aspetto che da adito a soggettive interpretazioni, possano destare la curiosità delle spigole che vivono o perlustrano una determinata porzione di mare, rivelandosi tra le migliori mosche per ingannarle.
IL DRESSING

Affrontiamo la prima fase del montaggio della Black & Orange Clouser innestando l’amo sulla ganascia del morsetto e legando sul suo asse i dumbell eyes, ponendoli poco dietro l’occhiello. Questi occhietti devono essere di misura proporzionata all’uncino che stiamo adoprando, così da ottenere una mosca dalle forme armoniose

Da una coda di cervo (bucktail) tinta di arancione tagliamo un consistente mazzetto di peli e lo fissiamo sotto l’occhiello dell’amo, facendo sì che le punte dei peli oltrepassino l’estremità dell’uncino per una lunghezza equivalente al suo asse

Tagliamo un nuovo ciuffo di bucktail, questa volta da una coda di cervo tinta di nero, e lo poniamo sopra quello tinto di arancione, bloccandolo sempre dietro l’occhiello
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Eliminiamo le eccedenze anteriori dei peli e formiamo la testa dell’artificiale con ripetuti giri del filato di montaggio

Servendoci delle dita delle mani, o dell’apposito accessorio, eseguiamo una serie di nodini sul capo della mosca

Pennelliamo un paio di mani di colla sulla testa della nostra insidia, distribuendole una a distanza di qualche ora dall’altra
MATERIALI PER IL DRESSING
AMO: per salt water a gambo dritto dal 2 al 6
OCCHI: dumbell eyes di colore dorato
SETA DI MONTAGGIO: nera
ALI: bucktail tinto di arancione e di nero
OCCHI: dumbell eyes di colore dorato
SETA DI MONTAGGIO: nera
ALI: bucktail tinto di arancione e di nero
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