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Baetis niger
Black Niger
Gli artificiali di colore nero manifestano una grande attrattiva per tanti pesci insidiabili con la canna da frusta. Se sfogliamo le pagine di un libro sulla costruzione o di un catalogo di vendite per corrispondenza, molte mosche di provata efficacia si distinguono per le loro tinte corvine: modelli indicati per varie forme di pesca alla trota, ma anche al salmone o alla spigola.
  Celebri esponenti della tradizione britannica e statunitense, come la Black Pennell, la Black Gnat, la Montana o la Viva, appartenenti alle quattro diverse categorie degli artificiali da trota, vale a dire wet flies, dry flies, ninfe e streamers, hanno accompagnato generazioni di moschisti in tante battute di pesca e permesso loro la cattura di un’infinità di pesci. Stesso discorso vale per le mosche da salmone atlantico: due dei modelli ancora oggi più efficaci sono la nerissima Stoat’s Tail e la sua variante argentata, la Silver Stoat, montate sia su ami semplici, sia su tubetti plastici o di metallo; queste mosche sono frequentemente impiegate dai pescatori delle isole britanniche, ma anche dai moschisti della penisola scandinava.
  Nelle mie scatole raccolgo da sempre una selezione di artificiali neri e alcuni modelli sono i miei preferiti per affrontare tanti fiumi e laghi. Per pescare i salmoni in Norvegia, soprattutto nelle ore del crepuscolo, ritengo imbattibile la Night Orange Tag: mosca simile per colorazione e aspetto alla Silver Stoat. Per tentare le iridee di laghetti e di certi corsi d’acqua impiego spesso la micidiale Deadly Black Cone, un’esca a metà tra una ninfa e uno streamer, mentre la Black Gold Head, la Black Iris e la Black Sedge sono mosche secche che partecipano a molte mie spedizioni di pesca su fiumi e torrenti, rivelandosi ottime per insidiare quelle trote che si alimentano di tricotteri ed effimere di colore bruno o nerastro.
  Recentemente ho aggiunto alla mia raccolta un nuovo modello di imitazione di effimera scura, la Black Niger, artificiale frutto della rielaborazione del dressing della Lunn’s Particular. Questa è una mosca catalogabile nel gruppo delle dry flies di tipo classico e la sua caratteristica più evidente è di essere costruita sostanzialmente con un unico ingrediente, vale a dire l’hackle di collo gallo di colore nero naturale.
  Sotto l’aspetto imitativo, la Black Niger ha notevoli similitudini con la Baetis niger, efemerottero assai diffuso su molti fiumi della nostra penisola e attivo nella bella stagione, e il suo impiego è particolarmente redditizio durante la fase culminante delle schiusa di questo animaletto. Tuttavia l’attrattiva della Black Niger è alta anche nella pesca in caccia, soprattutto sulle acque più chiare, dove la sua colorazione scura risalta e appare più facilmente distinguibile per le trote che vedono l’artificiale transitare sopra la loro teste.
  Per la pesca in caccia tendo a impiegare i modelli realizzati sugli ami più grandi, mentre in occasione della schiusa delle Baetis ricorro solitamente ai modelli più piccoli, soprattutto se i pesci manifestano una certa timidezza e ipotizzo che potrebbero insospettirsi o allarmarsi se sono raggiunti da un’artificiale di generose dimensioni: ciò accade spesso quando si commettono degli errori nel lancio che pregiudicano la silenziosità della posa dell’insidia sull’acqua.
  In base alle caratteristiche del luogo di pesca valuto se impiegare modelli di Black Niger costruiti con collarini più o meno folti. Sui fiumi veloci e con la superficie increspata privilegio gli artificiali più vaporosi, che possiedono un’elevata galleggiabilità e riescono a stare in superficie anche dopo molte ore di pesca. In questi luoghi le trote hanno poco tempo per decidere se il boccone che attraversa la loro zona postazione è buono da mangiare e quindi abboccano in maniera più istintiva e irruenta. Sui chalk stream molto puliti e con flusso moderato, popolati da fario abbastanza diffidenti e selettive, “innesco”, invece, quei modelli di artificiale di tipo “minimalista”, il cui collarino è realizzato con un’unica hackle, o talvolta con una sola parte di essa, così da rendere la loro silhouette più simile a quella degli efemerotteri che fuoriescono dall’acqua.


IL DRESSING

Black Niger 01
Inseriamo l’amo nella ganascia del morsetto e applichiamo sul suo gambo la seta di montaggio nera, impiegandola poi per legare poco prima della curva un ciuffetto di fibre di una lunga hackle di collo di gallo nero: la lunghezza di queste codine deve essere equivalente a quella dell’asse dell’uncino
Black Niger 02
Stacchiamo dal medesimo collo di gallo che ci ha fornito il materiale per le code una lunga hackle e la priviamo di tutte le fibre che la ricoprono. Fissiamo il calamo della piuma così preparata all’inizio della curva dell’amo, legandolo per il suo tratto basale, e lo giriamo in strette spire lungo i due terzi posteriori del gambo dell’uncino per creare il corpo

Black Niger 03
Dal collo di gallo nero scegliamo due hackles che abbiano le fibre poco più corte del gambo dell’amo e  blocchiamole per la loro base davanti al corpo. Prima di legarle dobbiamo privarle della morbida peluria cha hanno lungo il tratto inferiore del calamo. Selezioniamo due piume piuttosto larghe ma non troppo lunghe dal nostro scalpo di gallo nero, anche in questo caso le più adatte le troveremo ai lati del collo, tagliamo i loro apici e li poniamo schiena contro schiena al centro del terzo anteriore del gambo dell’amo: la schiena delle piume è la parte esterna più lucida

Black Niger 04
Con alcuni passaggi incrociati del filato nero divarichiamo leggermente gli apici delle hackles, cercando di conferirgli la stessa posizione a V delle ali di un’effimera

Black Niger 05
Con la specifica pinzetta, afferriamo la punta di una delle due hackle fissate davanti al corpo e la giriamo attorno al terzo anteriore dell’asse dell’amo, evitando di sovrapporre le spire, ma cercando di passarle l’una perfettamente accostata alle altre. Blocchiamo la piuma di gallo subito dietro l’occhiello e ripetiamo la medesima operazione con la seconda hackle

Con alcuni giri di seta di montaggio componiamo la testa della mosca che poi saldiamo con una serie di nodini
Black Niger 06
Black Niger 07
Distribuiamo un paio di mani di colla sulla testina della nostra Black Niger, così da impedire alle spire della seta di sciogliersi anche dopo tante battute di pesca


MATERIALI PER IL DRESSING

AMO: a gambo dritto dal n. 18 al n. 12
SETA DI MONTAGGIO: nera
CODE: fibre di hackle di collo di gallo nero naturale
CORPO: calamo di hackle di collo di gallo nero naturale
ALI: punte di hackles di collo di gallo nero naturale
HACKLE: di collo di gallo nero naturale

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