moscofilia.com
  • Home
    • Home English
    • A-Z >
      • A-Z pag. 2
      • A-Z pag. 3
      • A-Z pag. 4
    • Flies e Mosche
    • Contatti
    • Cookie Policy
  • Fresh Water
    • Luccio/Pike and Black Bass
    • Salmone/Salmon
    • Trota e Temolo/Trout and Grayling >
      • Trota e Temolo/Trout and Grayling pag. 2
      • Trota e Temolo/Trout and Grayling pag. 3
    • Trota di Mare/Sea Trout
  • Salt Water
  • Classic Salmon Flies
  • Articoli
  • Video
    • Video pag. 2
    • Video pag. 3
    • Video pag. 4
    • Video pag. 5
    • Video pag. 6
    • Video Nodi
Picture
CDC Brown Sedge

All'inizio della mia carriera di moschista, gli artificiali con le fattezze di tricottero adulto incontrarono ben pochi favori da parte mia e di fatto ricorrevo con sporadicità al loro uso durante le giornate che trascorrevo in riva ai fiumi. La scarsa "simpatia" che provavo nei loro confronti era motivata non tanto dalle occasioni in cui era vantaggioso servirmene, o dalla loro efficacia nelle diverse situazioni di pesca, visto che tra l'altro la notevole diffusione dei tricotteri sui quasi tutti i corsi d'acqua faceva sì che le relative imitazioni trovassero ampie condizioni d'impiego, bensì dalla loro mediocre o pessima resistenza durante lo svolgimento dei lanci o nelle fasi di recupero di una trota allamata: una fragilità talvolta così accentuata da determinare, in breve tempo, considerevoli trasformazioni, o meglio, distruzioni, strutturali in certi esemplari di sedge. Il problema più grande che riscontravo in svariati modelli di tali imitazioni era rappresentato dalla facilità con cui si sfrangiavano le sezioni di fibre di penna poste a rappresentare le ali. Un inconveniente parzialmente risolvibile, applicando una leggera mano di collante trasparente sulla superficie delle penne prima di tagliarle. Questa soluzione, comunque, non eliminava completamente il problema, dato che le sezioni di fibre, pur risultando più robuste e compatte, difficilmente riuscivano a restare integre dopo il contatto coi denti dei pesci. Tra l'altro, simili ali così incollate conferivano un aspetto rigido e "morto" all'imitazione, pregiudicandone le capacita' attrattive. Per tale motivo, alcuni costruttori suggerivano di adoprare quale collante del Bostik, che, una volta essiccato, era in grado di mantenere una certa elasticità. Anche in questo caso, tuttavia, era facile compromettere determinate caratteristiche dell'insidia, intese soprattutto in termini di buona galleggiabilità, poiché, eccedendo con lo strato di Bostik, si rischiava di aggravare il peso totale delle ali, favorendo di conseguenza il repentino e fastidioso inabissamento dell'artificiale non appena questo inglobava piccole quantità d'acqua. 
  Per anni, quindi, le tradizionali sedge in sezioni di penna occuparono quegli angoli di confino presenti nelle mie scatole, dimenticate e perciò raramente "innescate"  anche quando le condizioni apparivano più che propizie al loro uso.
  L'esperienza e la mia inclinazione all'esperimento fecero comunque si' che col tempo le imitazioni di tricottero trovassero un'occasione di riscatto sui miei giudizi, confermandomi non tanto la loro indiscutibile efficacia, quanto dimostrandomi la loro discreta robustezza se assemblate seguendo determinate tecniche di costruzione e adoprando particolari materiali. Tutto ciò avvenne per merito di un articolo apparso in una rivista specializzata,  nel quale lessi che i problemi di fragilità delle ali di molte sedge potevano essere superati evitando di utilizzare le classiche sezioni di fibre di penna e applicando all'amo, come ingrediente sostitutivo, delle piumette o delle pennette intere opportunamente modellate con una goccia di colla. Una soluzione, questa, che in realtà non impediva del tutto alle ali di sfrangiarsi, o di perdere  l'originaria fisionomia,  ma che  evitava loro, comunque,  grazie al  calamo delle piumette, di  piegarsi o di deformarsi con facilità, limitando così il verificarsi di quei problemi di scarsa  stabilità sull'acqua e di perdita di qualità imitative dell'insidia. L'artificiale, in questo modo, risultava più resistente e in grado di meglio sostenere le sollecitazioni a cui veniva sottoposto durante le fasi di pesca, rivelandosi utile e piacevole da adoprare per un periodo di tempo più lungo. 
  Oltre alla soluzione delle ali, nel medesimo articolo veniva suggerito l'impiego del cul de canard per la creazione del collarino di galleggiamento delle sedge. Da qui, la mia idea fu di plasmare tale ingrediente secondo  tecniche di montaggio diverse, ritenendo infine la più pratica, e migliore ai fini del risultato, quella che prevedeva la composizione di un vaporoso torace in dubbing di fibre della "magica piuma", miscelate a un pizzico di pelo di opossum e a una modica quantità di fibre di hackle di gallo.
  Varia è la selezione di imitazioni di tricottero che oggi compongo col sistema delle piumette intere, sebbene a differenziare i singoli modelli spesso risultano soltanto i piumaggi che scelgo per le ali: piume e penne prelevate dai più disparati uccelli al fine  riprodurre abbastanza fedelmente le peculiari colorazioni dei diversi insetti. Alla categoria degli esemplari più resistenti, appartengono quei montaggi realizzati con le punte delle piccole penne copritrici delle ali di beccaccia o di pernice, tipo la CDC Brown Sedge: una mosca ottima per affrontare fiumi veloci e turbolenti, sui quali si è di norma costretti a svolgere un'azione di pesca molto rapida e dinamica, che mette a dura prova l'artificiale sotto il profilo strutturale. Questa elegante insidia, oltre ad agevolare il nostro approccio alle acque con flusso sostenuto - è sottinteso, ovviamente, che può essere impiegata con successo su  qualunque tipo di fiume, compresi quelli con la superficie pressoché piatta - riesce a ben rappresentare più specie di tricottero dai colori bruni, risultando così molto versatile in quanto a situazioni d'uso.

IL DRESSING

 

CDC Brown Sedge 01
Iniziamo la preparazione della nostra CDC Brown Sedge, innestando l'amo sulla ganascia del morsetto e legando sul suo gambo la seta di montaggio nera. Con la specifica cera, ingrassiamo un tratto del filato da costruzione e vi applichiamo sopra un pizzico di polipropilene di colore marrone rossastro, formando  con i polpastrelli delle dita di una mano un serrato cordoncino peloso, che impiegheremo poi per la creazione del corpo, avvolgendolo attorno ai due terzi posteriori dell'asse dell'uncino

 

CDC Brown Sedge 02
Dalle ali di beccaccia, o di pernice, stacchiamo due piccole penne copritrici, le priviamo delle morbide barbe che hanno alla base e le cospargiamo sopra e sotto di un leggero strato di colla, lisciandole subito dopo con le dita mentre il collante si rapprende: ciò permetterà loro di assumere una forma allungata e compatta

 

CDC Brown Sedge 03
Poniamo sul dito indice della nostra mano sinistra le due pennette trattate con la colla, disponendole a V e facendo si' che quella che fungerà da ala sinistra (in pratica, la penna che sull'amo sarà rivolta verso di noi) sia sopra la destra. Dopo di che, appoggiamo sulle alette il pollice della mano sinistra e poi le accostiamo all'uncino; quindi le leghiamo  davanti all'addome, cercando di passare la seta da costruzione lungo il  punto in cui i  calami delle pennette si incrociano. A lavoro finito, le ali dovranno avere una lunghezza più o meno equivalente a una volta e mezza di quella del gambo dell'amo

 

CDC Brown Sedge 04
All'interno di una pinzetta fermacarte, introduciamo  un pizzico di pelo di opossum e le fibre di un lato di due piume di cul de canard di colore beige scuro e di una lunga hackle di collo di gallo rosso: le tre piume devono essere poste in modo che i loro calami risultino uno sull'altro. Fatto ciò, con un paio di forbicine ben affilate, tagliamo tutte le fibre delle piume catturate dalla pinzetta esattamente sul punto in cui sono innestate ai rispettivi calami



CDC Brown Sedge 05
Servendoci delle apposite mollette, prepariamo una lunga asola con la seta nera, nella quale inseriamo la punta della pinzetta fermacarte che contiene le fibre delle diverse piumette e il pelo di opossum


 

CDC Brown Sedge 06
Dopo aver fatto compiere alcuni giri alla molletta da dubbing, apriamo lentamente la pinzetta fermacarte mentre la estraiamo dall'asola del filato di montaggio, permettendo cosi' alla seta nera di attorcigliarsi attorno al miscuglio di fibre e pelo liberato

 

CDC Brown Sedge 07
Serrato il dubbing appena composto, lo passiamo attorno al terzo anteriore del gambo dell'amo, realizzando il vaporoso torace della mosca. Quindi, con la forbicina,  accorciamo tutte quelle fibre che appaiono eccessivamente lunghe

 

CDC Brown Sedge 08
Da una penna della coda del fagiano maschio, o della spalla del germano, stacchiamo due fibre e le leghiamo poco dietro l'occhiello dell'uncino, disponendole a V e in modo che si protraggano in avanti per una lunghezza corrispondente a quella dell'asse dell'amo: la loro funzione sarà di rappresentare le antenne della mosca

 

CDC Brown Sedge 09
Eliminate le eccedenze posteriori delle fibre della penna di fagiano, formiamo il capo della nostra imitazione con alcuni passaggi di seta nera dietro l'occhiello, capo che poi saldiamo con una serie di nodini e con una goccia di colla

 

CDC Brown Sedge 10
La CDC Brown Sedge è ora pronta per essere "innescata" durante una  nostra prossima spedizione sul fiume, utile se desideriamo servirci di un artificiale robusto e molto galleggiante, magari per affrontare acque veloci e turbolente


MATERIALI PER IL DRESSING

AMO: a gambo lungo dal n. 16 al n. 10
SETA DI MONTAGGIO: nera
CORPO: dubbing di polipropilene tinto di marrone rossastro
ALI: piccole penne copritrici di ali di beccaccia o di pernice
TORACE: dubbing di pelo di opossum misto alle fibre di due piume di cul de canard di colore beige scuro e di un'hackle di collo di gallo rosso
ANTENNE: fibre di penna della coda del fagiano maschio o della spalla del germano

Picture
Picture
Fornito da Crea il tuo sito web unico con modelli personalizzabili.