La placida quiete che precede il tramonto di una sera estiva è spesso il preludio di quell'esplosione di vita che caratterizza molti fiumi con acqua pulita. Il calare del sole e l’approssimarsi delle tenebre stimolano i vari insetti a lasciare i propri rifugi subacquei o aerei, inducendoli a dare inizio alla propria metamorfosi in individui adulti o ad impegnarsi nei frenetici, e talvolta acrobatici, compiti riproduttivi. Il pescatore si ritrova così avvolto dagli sciami di delicati efemerotteri o di esuberanti tricotteri, i quali, eccitati dal mitigarsi della temperatura, cercano di portare a termine l’ultima fase della loro vulnerabile esistenza prima che qualche avido predatore li trasformi in un succulento pasto. Uccelli, anfibi e insetti carnivori, approfittando di tanta abbondanza di cibo, cercano infatti di intercettare qualunque sventurato animaletto che passi alla portata della loro bocca. Allo stesso modo, appostati sotto il pelo dell’acqua, trote, temoli e cavedani attendono che una sedge o un’effimera allo stadio di ninfa emergente, oppure di adulto pronto a deporre le uova, transiti sopra la loro zona di caccia per sventare un vorace attacco.
Tuttavia, per quanto riguarda i pesci, non tutte le specie di insetti corrono lo stesso pericolo di essere abboccate. Molti invertebrati possono essere del tutto ignorati dai salmonidi e dai timallidi, provocando al massimo delle bollate di rifiuto. Altri invece, forse perché più gustosi, o probabilmente perché meno simili alle tante pungenti imitazioni dei moschisti, suscitano dei veri e propri stati di euforia alimentare nei pesci, inducendoli a compiere una mangiata dopo l’altra con ritmo davvero impressionante.
In termini prettamente alieutici, tutto ciò comporta non pochi problemi ai pescatori, poiché sovente risulta assai difficile individuare esattamente quale animaletto provochi le bollate, specie se questa sfortunata vittima è caratterizzata da dimensioni alquanto modeste e perciò rischia di essere da noi sottovalutata rispetto a prede più vistose e ipoteticamente più appetitose. Un esempio di tale fenomeno è dato dalle minute Caenis, piccolissime effimere che sciamano in densi sciami al crepuscolo dei mesi più caldi, accoppiandosi e quindi deponendo le uova nelle primissime ore del mattino. La caratteristica più evidente di questi invertebrati, al di là delle ridotte dimensioni (il loro corpo è lungo circa cinque millimetri), è il curioso modo di volare a sali e scendi.
La specie di Caenis più diffusa sulle acque del nostro Paese è la horaria, che si distingue per il colore bianco avorio del suo addome. Le sue schiuse risultano assai consistenti e determinano sovente l’assunzione di comportamenti di estrema selettività alimentare da parte delle trote. In simili casi, per conseguire delle catture, dobbiamo necessariamente ricorrere a delle specifiche imitazioni dalle tinte chiare e montate su ami particolarmente piccoli.
Tra la selezione di mosche secche con le fattezze di Caenis horaria descritte nei vari manuali sulla costruzione, i modelli che incontrano i maggiori consensi sono quelli preparati con le fibre di piume di cul de canard bianche, ottimi sia perché risultano abbastanza simili all’insetto nelle loro varie parti, sia perché, grazie all’evanescenza e alla mobilità del cul de canard, riescono ad assumere un aspetto etereo e poco definito, che ne esalta l’attrattiva suscitando nei pesci fenomeni di interpretazione. In pratica può succedere che una bella fario, di fronte a un esemplare di CDC Caenis, una classica imitazione di C. horaria, più che riconoscere nell’artificiale l’effimera che sta mangiando, è illusa di vedere la sua preda, decidendo di abboccarlo non perché veramente ingannata, ma perché, trovandosi a decidere sul da farsi in uno stato di confusione, prova istintivamente a saggiare la reale natura di quel boccone.
Tuttavia, per quanto riguarda i pesci, non tutte le specie di insetti corrono lo stesso pericolo di essere abboccate. Molti invertebrati possono essere del tutto ignorati dai salmonidi e dai timallidi, provocando al massimo delle bollate di rifiuto. Altri invece, forse perché più gustosi, o probabilmente perché meno simili alle tante pungenti imitazioni dei moschisti, suscitano dei veri e propri stati di euforia alimentare nei pesci, inducendoli a compiere una mangiata dopo l’altra con ritmo davvero impressionante.
In termini prettamente alieutici, tutto ciò comporta non pochi problemi ai pescatori, poiché sovente risulta assai difficile individuare esattamente quale animaletto provochi le bollate, specie se questa sfortunata vittima è caratterizzata da dimensioni alquanto modeste e perciò rischia di essere da noi sottovalutata rispetto a prede più vistose e ipoteticamente più appetitose. Un esempio di tale fenomeno è dato dalle minute Caenis, piccolissime effimere che sciamano in densi sciami al crepuscolo dei mesi più caldi, accoppiandosi e quindi deponendo le uova nelle primissime ore del mattino. La caratteristica più evidente di questi invertebrati, al di là delle ridotte dimensioni (il loro corpo è lungo circa cinque millimetri), è il curioso modo di volare a sali e scendi.
La specie di Caenis più diffusa sulle acque del nostro Paese è la horaria, che si distingue per il colore bianco avorio del suo addome. Le sue schiuse risultano assai consistenti e determinano sovente l’assunzione di comportamenti di estrema selettività alimentare da parte delle trote. In simili casi, per conseguire delle catture, dobbiamo necessariamente ricorrere a delle specifiche imitazioni dalle tinte chiare e montate su ami particolarmente piccoli.
Tra la selezione di mosche secche con le fattezze di Caenis horaria descritte nei vari manuali sulla costruzione, i modelli che incontrano i maggiori consensi sono quelli preparati con le fibre di piume di cul de canard bianche, ottimi sia perché risultano abbastanza simili all’insetto nelle loro varie parti, sia perché, grazie all’evanescenza e alla mobilità del cul de canard, riescono ad assumere un aspetto etereo e poco definito, che ne esalta l’attrattiva suscitando nei pesci fenomeni di interpretazione. In pratica può succedere che una bella fario, di fronte a un esemplare di CDC Caenis, una classica imitazione di C. horaria, più che riconoscere nell’artificiale l’effimera che sta mangiando, è illusa di vedere la sua preda, decidendo di abboccarlo non perché veramente ingannata, ma perché, trovandosi a decidere sul da farsi in uno stato di confusione, prova istintivamente a saggiare la reale natura di quel boccone.
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IL DRESSING

Cominciamo la preparazione della CDC Caenis innestando l'amo sulla ganascia del morsetto e fermando sul suo asse la seta di montaggio di colore marrone chiaro, con la quale andiamo a bloccare, in prossimità della curva, un ciuffetto di fibre prelevato da una lunga piuma di cul di canard bianca. Queste codine dovranno erigersi dalla curva per una lunghezza più o meno equivalente a quella del gambo

Avvolgendo la seta floss sopra il sottocorpo, formiamo il busto dell'insidia, busto che dovrà avere forma conica con l’apice rivolto verso le codine

Passando in ampie spire il filato marrone attorno al corpo realizziamo l’anellatura della nostra piccola esca

Da una penna della coda del fagiano maschio stacchiamo un consistente mazzetto di fibre e lo fissiamo, con la seta di montaggio, sopra l’amo, posizionandolo davanti al corpo e con gli apici protratti all’indietro

Da un paio di vaporose piume di cul de canard bianche, tagliamo una serie di piccoli ciuffetti di fibre e li leghiamo lungo il terzo anteriore del gambo dell’amo, disponendoli in modo che si protraggano lateralmente come le ali di un’effimera che giace morta sull’acqua

Con alcuni giri della seta di colore marrone chiaro componiamo la testina dell'imitazione, testina che poi saldiamo eseguendo il nodo finale con l'apposito accessorio

La CDC Caenis può essere ora rifinita effettuando un taglio netto lungo il tratto apicale delle sue ali, riducendole ad una lunghezza equivalente a quella del gambo dell’amo. Dopo di che, cospargiamo un leggero strato di colla sulla testina, così da irrobustire tutto il montaggio e permetterci di utilizzare a lungo il piccolo artificiale
MATERIALI PER IL DRESSING
AMO: a gambo dritto dal n.20 al n.18
SETA DI MONTAGGIO: marrone chiaro
CODE: fibre di piuma di cul de canard bianca
CORPO: seta floss di colore avorio
ANELLATURA: seta di montaggio di colore marrone
ALI: fibre di piuma di cul de canard bianca
DORSO: fibre di penna della coda del fagiano
SETA DI MONTAGGIO: marrone chiaro
CODE: fibre di piuma di cul de canard bianca
CORPO: seta floss di colore avorio
ANELLATURA: seta di montaggio di colore marrone
ALI: fibre di piuma di cul de canard bianca
DORSO: fibre di penna della coda del fagiano