Il primo salmone atlantico che vidi catturare in Scozia fu allamato da un moschista che pescava sul fiume Forss - un piccolo spate-river che scorre all’estremo Nord delle Highlands – il quale adottava un singolare modo di insidiare i pesci. Quell’eccentrico cultore della canna da frusta aveva applicato un finale a braccioli sulla sua coda di topo, caricandolo poi di una coppia di grosse tube flies in ottone. La montatura così composta si rivelava decisamente pesante e, a dire del pescatore, adatta a far navigare in prossimità del fondale le esche: profondità del fiume dove gli spring salmon che risalivano in quella fredda settimana di aprile preferivano abboccare.
Sinceramente, osservando quel curioso stratagemma, dubitai sulla sua validità: a mio avviso i due braccioli con le mosche potevano attorcigliarsi l’uno all’altro sotto la spinta della corrente. Allo stesso tempo, il peso eccessivo degli artificiali poteva indurre questi a toccare frequentemente il fondale e a incagliarsi su qualche roccia: simile inconveniente mi appariva abbastanza probabile immaginando soprattutto il recupero di un bel pesce su un tratto d’acqua tappezzato di pietre sommerse.
Tuttavia, quel pescatore riuscì ad allamare tre spring salmon del peso di oltre dieci libbre, perdendone uno nelle prime fasi del combattimento - il pesce evidentemente aveva abboccato male - ma issandone a riva due senza troppi problemi.
Da un esame più accurato della sua lenza, mi resi conto che i tubes da lui “innescati” erano di un unico modello, caratterizzato dai colori vivaci e dalle abbondanti pelurie disposte in maniera particolare sul cilindretto di metallo. Lui mi disse che il nome di quegli artificiali era Comet e di averli preferiti ad altre insidie perché si dimostravano molto adatti alla pesca su fiumi relativamente torbidi, quando è vantaggioso servirsi di mosche piuttosto appariscenti per farle meglio scorgere al pesce. Una scelta tattica, la sua, indubbiamente vincente, considerando gli ottimi risultati conseguiti e il fatto che il Forss si trovasse in piena in quel giorno, che fece apparire ai miei occhi la Comet come una delle migliori tube flies per pescare in condizioni di acque alte a causa di copiose precipitazioni.
Sebbene questa mosca sia eccellente per affrontare i fiumi carichi di particelle terrose in sospensione, il suo potere adescante si manifesta elevato anche se introdotta in acque pulite e a livello normale. Provandola sul fiume Thurso in un periodo di scarse piogge, riuscii a fomentare l’aggressività di alcuni pesci che avevano precedentemente ignorato un certo numero di tubes abbastanza comuni, e solitamente efficaci, ma dai colori poco vivaci.
Sinceramente, osservando quel curioso stratagemma, dubitai sulla sua validità: a mio avviso i due braccioli con le mosche potevano attorcigliarsi l’uno all’altro sotto la spinta della corrente. Allo stesso tempo, il peso eccessivo degli artificiali poteva indurre questi a toccare frequentemente il fondale e a incagliarsi su qualche roccia: simile inconveniente mi appariva abbastanza probabile immaginando soprattutto il recupero di un bel pesce su un tratto d’acqua tappezzato di pietre sommerse.
Tuttavia, quel pescatore riuscì ad allamare tre spring salmon del peso di oltre dieci libbre, perdendone uno nelle prime fasi del combattimento - il pesce evidentemente aveva abboccato male - ma issandone a riva due senza troppi problemi.
Da un esame più accurato della sua lenza, mi resi conto che i tubes da lui “innescati” erano di un unico modello, caratterizzato dai colori vivaci e dalle abbondanti pelurie disposte in maniera particolare sul cilindretto di metallo. Lui mi disse che il nome di quegli artificiali era Comet e di averli preferiti ad altre insidie perché si dimostravano molto adatti alla pesca su fiumi relativamente torbidi, quando è vantaggioso servirsi di mosche piuttosto appariscenti per farle meglio scorgere al pesce. Una scelta tattica, la sua, indubbiamente vincente, considerando gli ottimi risultati conseguiti e il fatto che il Forss si trovasse in piena in quel giorno, che fece apparire ai miei occhi la Comet come una delle migliori tube flies per pescare in condizioni di acque alte a causa di copiose precipitazioni.
Sebbene questa mosca sia eccellente per affrontare i fiumi carichi di particelle terrose in sospensione, il suo potere adescante si manifesta elevato anche se introdotta in acque pulite e a livello normale. Provandola sul fiume Thurso in un periodo di scarse piogge, riuscii a fomentare l’aggressività di alcuni pesci che avevano precedentemente ignorato un certo numero di tubes abbastanza comuni, e solitamente efficaci, ma dai colori poco vivaci.
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IL DRESSING

Iniziamo la costruzione della Comet infilando l’estremità posteriore del cilindretto metallico all’interno di un piccolo tubicino di gomma siliconata (la funzione di questo accessorio è di tenere in posizione l’ancoretta che applicheremo alla tube fly durante la pesca). Innestiamo il cilindretto su un ago di montaggio agganciato alla ganascia del morsetto, così che rimanga ben fermo per consentirci di svolgere il lavoro di costruzione. Applichiamo la seta di montaggio al cilindretto e la usiamo per legare, a breve distanza del tubicino di gomma, uno spezzone di fine tinsel argentato ovale, che adopriamo per creare il tag dell’artificiale girandolo in strette spire lungo un piccolo tratto del cilindretto

Dalla coda di bucktail tinta di giallo, tagliamo un ciuffetto di peli e li fermiamo col filato nero all’asse dell’esca, posizionandoli davanti al tag. I peli dovranno essere disposti a raggiera e in modo che i loro apici si protraggano di un centimetro dall’estremità posteriore del tubicino di gomma siliconata. Dopo di che, blocchiamo sul punto d’innesto del bucktail uno spezzone di sottile tinsel argentato ovale e il capo di un rocchetto di seta floss rossa

Girando in ampie spire il tinsel ovale sulla parte di corpo appena composta, realizziamo l’anellatura

Davanti al corpo in seta scarlatta, leghiamo un mazzetto di peli di bucktail rosso, disponendolo a raggiera e facendo sì che i suoi apici raggiungano quelli dei peli della coda gialla

Davanti ai peli rossi, fissiamo un nuovo spezzone di sottile tinsel argentato ovale e il capo di un rocchetto di seta floss nera. Con il filato di montaggio componiamo poi un uniforme sottocorpo sulla metà anteriore del tubicino di metallo

Avvolgendo la seta floss nera attorno al sottocorpo, prepariamo la seconda porzione del busto della nostra tube fly, sulla quale poi passiamo il tinsel argentato per eseguire l’anellatura

In prossimità del tratto anteriore del cilindretto, fermiamo un ciuffo di bucktail tinto di nero, posizionandolo sempre a raggiera: anche in questo caso le punte dei peli dovranno raggiungere l’estremità della coda dell’insidia

Tagliate le eccedenze dei peli neri, creiamo la testina della mosca con alcuni giri del filato da costruzione, testina che poi saldiamo con una serie di nodini effettuati con l’apposito accessorio
MATERIALI PER IL DRESSING
TUBETTO: in ottone o in alluminio, lungo dai due ai sette centimetri
BLOCCA-ANCORETTA: tubicino di gomma siliconata
SETA DI MONTAGGIO: nera
TAG: fine tinsel argentato ovale
CODA: pelo di coda di cervo (bucktail) tinto di giallo
CORPO: in due sezioni di uguale misura: la prima realizzata con seta floss rossa, la seconda composta con seta floss nera. Le due sezioni sono separate da un ciuffo di bucktail tinto di rosso, posto in modo che i suoi apici si protraggano all’indietro fino a raggiungere le punte dei peli gialli
ANELLATURA: sottile tinsel argentato ovale
ALI: bucktail tinto di nero
TESTA: vernice nera
BLOCCA-ANCORETTA: tubicino di gomma siliconata
SETA DI MONTAGGIO: nera
TAG: fine tinsel argentato ovale
CODA: pelo di coda di cervo (bucktail) tinto di giallo
CORPO: in due sezioni di uguale misura: la prima realizzata con seta floss rossa, la seconda composta con seta floss nera. Le due sezioni sono separate da un ciuffo di bucktail tinto di rosso, posto in modo che i suoi apici si protraggano all’indietro fino a raggiungere le punte dei peli gialli
ANELLATURA: sottile tinsel argentato ovale
ALI: bucktail tinto di nero
TESTA: vernice nera