Il primo test sull’efficacia di un nuovo prototipo di mosca è sempre un momento di grande aspettativa, perché il suo risultato condizionerà fortemente la mia opinione futura su quel modello di artificiale, indipendentemente dalle condizioni favorevoli o contrarie che hanno determinato il suo esito. Un artificiale che esordisce sotto tono, manifestando una scarsa attrattiva, mi infonde un senso di sfiducia e ciò influirà negativamente sui miei successivi tentativi di verificare ulteriormente la sua efficacia. Tuttavia, se l’insidia debutta in modo strepitoso, magari regalandomi una cattura memorabile, la mia opinione nei suoi riguardi sarà davvero ottima ed è possibile che le affibbi la qualifica di mosca jolly per pescare su un dato fiume o in particolari circostanze. Ovviamente l’artificiale sarà sottoposto a vari altri test prima di diventare un’esca preziosa del mio armamentario, ma di solito tutte le mosche che esordiscono bene continuano a dimostrasi molto catturanti: infondendomi fiducia fin dal primo momento, le adoprerò con grande convinzione in tutte le mie successive battute di pesca e ciò esalterà il loro potere adescante.
Uno degli ultimi artificiali nati sul mio morsetto che ha manifestato un’efficacia fuori del comune è la Deadly Black Cone. Assemblai questo sobrio streamer con alcuni dei materiali che di solito impiego per costruire le mosche da salmone atlantico, optando per quelli tinti di nero perché credo che i salmonidi risultino particolarmente sensibili a questo colore. Numerosi artificiali per il Salmo salar, ma anche tanti streamers per trote di lago o di fiume, si distinguono per il loro aspetto corvino e parecchi moschisti sono convinti che gli streamers neri siano i migliori per pescare al tramonto, o in qualunque altra situazioni di scarsa luminosità. Anch’io condivido questa teoria, ma sono convinto che gli artificiali scuri siano efficacissimi pure in altre circostanze e non solo quando il cielo è buio o nuvoloso.
La prima volta che impiegai la Deadly Black Cone ero sul tratto no kill del Canale Santa Susanna, in provincia di Rieti, e stavo provando ad ingannare le trote che occasionalmente bollavano per mangiare chironomi emergenti o già sciamati. I pesci sceglievano le loro prede con meticolosa cura, rifiutando molte delle mie minuscole imitazioni in cul de canard. Da qui, curioso di vedere quale reazione potessero avere nei confronti di un’esca più consistente e forse più appetitosa, alla quale presumibilmente non fossero avvezze, legai al finale un esemplare di Deadly Black Cone montato su un amo dell’otto. Impostai una strategia di pesca a scendere, lanciando in direzione della sponda opposta con una forte angolazione a valle e permettendo alla corrente di far derivare la lenza e l’esca verso la riva che percorrevo. Di tanto in tanto effettuavo un breve recupero per rendere ancor più “viva” la mosca, accelerando la sua velocità quando scorgevo una trota incerta ad attaccare. Il risultato di quel mio tentativo, apparentemente inadeguato alla circostanza, fu che alcune belle fario si precipitarono a rincorrere lo streamer per assestargli un bel morso. Credo che il singolare movimento assunto dalla mosca in fase di recupero, dovuto al peso del cono che la faceva affondare di muso, richiamasse l’attenzione delle trote, fomentando la loro aggressività, o forse la loro curiosità.
Uno degli ultimi artificiali nati sul mio morsetto che ha manifestato un’efficacia fuori del comune è la Deadly Black Cone. Assemblai questo sobrio streamer con alcuni dei materiali che di solito impiego per costruire le mosche da salmone atlantico, optando per quelli tinti di nero perché credo che i salmonidi risultino particolarmente sensibili a questo colore. Numerosi artificiali per il Salmo salar, ma anche tanti streamers per trote di lago o di fiume, si distinguono per il loro aspetto corvino e parecchi moschisti sono convinti che gli streamers neri siano i migliori per pescare al tramonto, o in qualunque altra situazioni di scarsa luminosità. Anch’io condivido questa teoria, ma sono convinto che gli artificiali scuri siano efficacissimi pure in altre circostanze e non solo quando il cielo è buio o nuvoloso.
La prima volta che impiegai la Deadly Black Cone ero sul tratto no kill del Canale Santa Susanna, in provincia di Rieti, e stavo provando ad ingannare le trote che occasionalmente bollavano per mangiare chironomi emergenti o già sciamati. I pesci sceglievano le loro prede con meticolosa cura, rifiutando molte delle mie minuscole imitazioni in cul de canard. Da qui, curioso di vedere quale reazione potessero avere nei confronti di un’esca più consistente e forse più appetitosa, alla quale presumibilmente non fossero avvezze, legai al finale un esemplare di Deadly Black Cone montato su un amo dell’otto. Impostai una strategia di pesca a scendere, lanciando in direzione della sponda opposta con una forte angolazione a valle e permettendo alla corrente di far derivare la lenza e l’esca verso la riva che percorrevo. Di tanto in tanto effettuavo un breve recupero per rendere ancor più “viva” la mosca, accelerando la sua velocità quando scorgevo una trota incerta ad attaccare. Il risultato di quel mio tentativo, apparentemente inadeguato alla circostanza, fu che alcune belle fario si precipitarono a rincorrere lo streamer per assestargli un bel morso. Credo che il singolare movimento assunto dalla mosca in fase di recupero, dovuto al peso del cono che la faceva affondare di muso, richiamasse l’attenzione delle trote, fomentando la loro aggressività, o forse la loro curiosità.
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IL DRESSING

Affrontiamo il primo passo della costruzione della nostra insidia inserendo sull’asse dell’amo un conetto di metallo tinto di nero che abbia dimensioni proporzionate alla misura dell’uncino da noi scelto. Quindi innestiamo l’amo sulla ganascia del morsetto e avvolgiamo la seta di montaggio arancione fluorescente attorno ad un breve tratto del gambo dietro l’occhiello, formando un rigonfiamento su cui alloggerà il piccolo cono nero: ciò lo terrà fermo e in posizione. Il filato da costruzione va infine fissato con una serie di nodini

Cospargiamo una goccia di colla sul rigonfiamento in seta e spingiamo poi il cono verso l’occhiello. Fatto ciò, leghiamo il filo di montaggio alla parte posteriore dell’asse dell’amo e lo impieghiamo per bloccare, in prossimità della curva, un ciuffetto di peli tagliato dalla maschera facciale della lepre: questa codina dovrà estendersi all’indietro per una lunghezza corrispondente a circa la metà del gambo dell’amo

Davanti al punto di fissaggio della coda, formiamo un breve tag con ripetuti giri del filato arancione e davanti a questo leghiamo uno spezzone di sottile tinsel dorato ovale e la punta di un’hackle di collo di gallo nero che abbia le fibre lunghe quanto la metà del gambo dell’amo

Giriamo il tinsel dorato attorno al corpo e creiamo l’anellatura della mosca

Avvolgiamo ora l’hackle nera al corpo, facendola passare dietro le spire del tinsel, così che crei una vaporosa palmeratura

Ingrassiamo nuovamente un tratto del filato da costruzione e vi distribuiamo sopra un pizzico di polipropilene di colore nero con filamenti vinaccia, formando poi il dubbing che ci servirà a comporre il torace dell’artificiale attorno alla parte di amo posta tra l’addome e il cono di metallo

Blocchiamo la seta di montaggio con una serie di nodini, cercando di farli aderire all’asse dell’amo subito dietro il conetto nero

Fissiamo nuovamente il filato arancione dietro l’occhiello e componiamo la parte anteriore del capo della mosca. Facendo ciò, dobbiamo spingere leggermente all’indietro il cono di metallo, in modo che aderisca saldamente al torace
MATERIALI PER IL DRESSING
AMO: a gambo lungo dal n.12 al n.8
CONO: in metallo tinto di nero
SETA DI MONTAGGIO: arancione fluorescente
CODA: pelo della maschera facciale della lepre
TAG: arancione fluorescente
ADDOME: pelo di foca nero
ANELLATURA: sottile tinsel dorato ovale
PALMERATURA: hackle di collo di gallo nero
TORACE: polipropilene di colore nero con filamenti vinaccia
CONO: in metallo tinto di nero
SETA DI MONTAGGIO: arancione fluorescente
CODA: pelo della maschera facciale della lepre
TAG: arancione fluorescente
ADDOME: pelo di foca nero
ANELLATURA: sottile tinsel dorato ovale
PALMERATURA: hackle di collo di gallo nero
TORACE: polipropilene di colore nero con filamenti vinaccia