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Dunkeld
Ad inizio stagione, quando le rigide temperature consentono a poche specie di insetti a sciamare nelle ore più calde della giornata, preferisco trascorrere buona parte del mio tempo riservato alla pesca su fiumi di medio/grandi dimensioni, insidiando le trote con gli artificiali di profondità. Questa mia dedizione all’uso prevalente di ninfe, streamers e wet flies è dovuta alle maggiori chances che tali esche offrono di catturare pesci in qualsiasi momento del giorno e, soprattutto, di poter svolgere un’azione di pesca con la consapevolezza di poter sempre ottenere delle abboccate. Personalmente trovo ben poco soddisfacente passare le ore a volteggiare in aria una lenza con la vaga possibilità di indurre una trota a bollare, così come non amo assolutamente utilizzare la canna da frusta col semplice scopo di migliorare la mia tecnica di lancio: forse ne avrei bisogno, ma ciò è qualcosa che ho fatto in passato e sinceramente trovo oggi molto più stimolante conoscere e sviluppare quei sistemi di pesca che mi consentano di realizzare delle belle catture.
  Da qui, accostandomi ad una buca o ad un ampio raschio, come quelli che si trovano sul fiume Volturno presso il ponte dei Venticinque Archi, la mia strategia è di caricare subito sulla canna il mulinello con la coda affondante e di montare un finale con uno o due braccioli. La scelta della mosca che segue è solitamente il frutto della fantasia o dell’ispirazione, vale a dire che i miei favori sul tipo di artificiale possono ricadere su ninfe d’attrazione, come le Gold-Head, oppure su qualcuna con reali doti imitative: SLF Gammarus, Gold-Ribbed Hare’s Ear e Pheasant Tail partecipano a molte mie battute di pesca. In molte circostanze, tuttavia, attaccando magari il fiume in un momento precedente o successivo a una schiusa di efemerotteri, la selezione delle insidie può privilegiare l’uso di due o tre mosche sommerse di tipo classico, che si rivelano ottime quando i salmonidi si alimentano a mezz’acqua, specialmente in quei punti in cui la corrente è molto sostenuta. Un’esca dai colori vivaci, o che comunque contrastano col fondale, può essere, infatti, più facilmente avvistata, e quindi intercettata, dal pesce che vive in un tratto di fiume particolarmente veloce, suscitando anche la sua curiosità e spingendolo ad un’istintiva reazione di attacco.
  Svariati sono i modelli di wet flies presenti nella mia scatola, alcuni si distinguono per i colori sobri e per certi versi imitativi, come la March brown e la Greenwell’s Glory, altri, invece, sono costruiti con luccicanti tinsel e piumaggi vivacemente tinti e hanno la funzione di fomentare l’aggressività, la curiosità, o anche l’istinto alla predazione dei salmonidi. Tra gli esemplari di tipo “stimolante”, un’eccellente insidia per attaccare il fiume in diverse condizioni di trasparenza, magari dopo una piena che lo ha leggermente intorbidito, è la Dunkeld. Questa antica mosca britannica ha tratto probabilmente origine dalla rielaborazione dal dressing dell’omonimo artificiale da salmoni e secondo alcuni moschisti si dimostra indicata alla pesca a fine stagione. A mio giudizio, comunque, la sua efficacia non sembra essere influenzata particolarmente dal periodo dell’anno, visto che, adoprandola nei mesi di marzo e aprile, quando mi servo con più frequenza dei “treni” di mosche sommerse, ho sempre conseguito ottimi risultati.

IL DRESSING

 

Dunkeld 01
Iniziamo il montaggio della Dunkeld innestando l'amo sulla ganascia del morsetto e bloccando sul suo gambo il filato marrone, con il quale andiamo a legare, in prossimità della curva, una piccola piuma della cresta del fagiano dorato. La piumetta dove essere montata in maniera che si protragga all'indietro, con gli apici delle fibre rivolti all’insù, per una lunghezza leggermente inferiore a quella del gambo dell'uncino

 

Dunkeld 02
Sul punto di fissaggio delle codine fermiamo, con la seta di montaggio, una piccola hackle di collo di gallo arancione – la piuma va legata per la punta e deve essere scelta tra quelle che abbiano le fibre poco più lunghe della metà del gambo dell’amo – e le estremità di due spezzoni di tinsel dorato, il primo di sezione fine ed ovale e il secondo piatto e di media larghezza

 

Dunkeld 03
Girando il tinsel piatto in spire perfettamente accostate l'una all'altra attorno ai quattro quinti posteriori dell’asse dell’amo, costruiamo adesso il busto dell'insidia

 

Dunkeld 04
Avvolgendo in larghi giri il fine tinsel ovale attorno al corpo appena realizzato, eseguiamo l'anellatura del artificiale

 

Dunkeld 05
Dietro ogni giro del tinsel ovale, passiamo l’hackle di gallo per comporre la palmeratura; quindi avvolgiamo più volte la piuma attorno al quinto anteriore dell’asse dell’uncino, creando un piccolo collarino

 

Dunkeld 06
Eliminata l’eccedenza basale dell’hackle, aiutandoci con i polpastrelli dell'indice e del pollice della mano sinistra, spingiamo tutte le fibre della piuma verso il basso e in direzione della punta dell'amo, bloccandole poi in tale posizione con alcuni passaggi della seta di montaggio

 

Dunkeld 07
Da due penne opposte di spalle di germano, tagliamo le sezioni di fibre che ci serviranno per l'assemblaggio delle ali della mosca. Le sezioni di penna devono avere una larghezza di circa cinque o sei millimetri (misura valida per un amo del numero dieci o dodici) e il taglio deve essere effettuato non direttamente sulle fibre, ma sul calamo dal quale queste si erigono

 

Dunkeld 08
Appaiamo schiena contro schiena i due segmenti di penna di germano e li fissiamo all'amo, legandoli subito dietro l'occhiello in modo che le loro punte si estendano all'indietro e che raggiungano approssimativamente un'ipotetica verticale passante per gli apici della codina. L'operazione di innesto del palco alare va compiuta tenendo saldamente le due sezioni di penna tra le dita della mano sinistra, afferrandole quasi sul punto per il quale verranno legate. Dopo di che, creiamo due larghi anelli di seta fatti passare sopra le ali e sotto il gambo dell'uncino, che serriamo poi tirando verso l'alto il bobinatore

 

Dunkeld 09
Dallo scalpo del gallo della giungla, stacchiamo due piumette e le applichiamo, col filato marrone, ai fianchi delle ali, fissandole in modo che rappresentino due piccole guance lunghe tre o quattro millimetri

 

Dunkeld 10
Creata una piccola testina alla mosca con alcuni giri della seta marrone, completiamo il nostro montaggio effettuando il nodo finale con l'apposito accessorio



Dunkeld 11
La nostra Dunkeld può essere rifinita con una goccia di colla distribuita sopra la testina. L'insidia è pronta per essere utilizzata in una prossima battuta di pesca


MATERIALI PER IL DRESSING

AMO: a gambo dritto con asse pesante dal n.14 al n.8
SETA DI MONTAGGIO: marrone
CODE: hackle della cresta del fagiano dorato
CORPO: tinsel dorato piatto di media larghezza
ANELLATURA: fine tinsel dorato ovale
PALMERATURA E GOLA: hackle di collo di gallo tinto di arancione
ALI: segmenti di penne bronzee delle spalle del germano
GUANCE: gallo della giungla (facoltative)

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