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Epoxy Buzzer
Una piccola ninfa che emette vibranti luccichii quando è investita dalla luce del sole si rivela solitamente un boccone assai adescante per le trote, riuscendo a richiamare la loro attenzione anche se presentata ad una certa distanza. I salmonidi, se non sottoposti ad una forte pressione di pesca, tendono a rispondere bene alle esche d’attrazione, vale a dire quelle munite di attributi luccicanti o vivacemente colorati, dimostrandosi propensi ad assaggiarle, magari con un piccolo e veloce morso, ogniqualvolta riusciamo a presentarle correttamente.
  Prendendo in esame le Gold Head, ad esempio, possiamo asserire che la trota, di fronte a così brillanti e appariscenti mosche, difficilmente riesce a tenere a freno quei suoi istinti che la conducono a sferrare l’attacco, scagliandosi talvolta contro una Testa Dorata con foga tale da autoallamarsi in un punto profondo della bocca. Stabilire cosa renda estremamente attrattive le ninfe assemblate con le palline dorate è difficile, giacché le loro qualità imitative lasciano alquanto a desiderare. Qualcuno sostiene che assomiglino a una pupa matura di tricottero pronta ad emergere, ma ritengo che sia necessaria davvero tanta fantasia per trovare in tali insidie delle analogie con gli invertebrati che popolano le nostre acque. A mio parere, la loro efficacia è imputabile al fatto che stimolino la curiosità, o l’aggressività, dei salmonidi proprio con i loro sfavillanti bagliori: le trote, in pratica, abboccano per dare sfogo allo stato di forte e irrefrenabile eccitazione che provano vedendo questi appariscenti artificiali.
  La conferma a questa mia ipotesi è data dalla notevole attrattiva che dimostrano quelle ninfe, di recente concezione, molto popolari tra i moschisti che frequentano regolarmente i laghetti sportivi, vale a dire quegli smilzi buzzer, dall’aspetto vetrificato, che si realizzano con la colla epossidica o con lo smalto per unghie trasparente.
  Diversamente delle Teste Dorate, queste insidie possiedono discrete qualità imitative, giacché assomigliano ad una pupa di chironomo sospesa nell’acqua. A rendere estremamente attrattivi i buzzer epossidici, tuttavia, non è tanto il loro aspetto verosimile, quanto, come nel caso delle Gold Head, il modo di riflettere la luce che li investe, vale a dire in uno sciame di luccichii. Succede così di notare le trote iridee di un reservoir, apparentemente indifferente nei confronti di qualsiasi nostro artificiale imitativo e sospettose verso le mosche con la perlina sul capo, magari perché largamente adoprate dai moschisti, eccitarsi non appena scorgono nell’acqua una “vetrosa” imitazione di pupa di chironomo e, con fare pigro, avvicinarsi per abboccarla delicatamente. Questo episodio può verificarsi con una certa regolarità e non è un caso che molti pescatori si armino di una serie di buzzer epossidici, di lunghi finali e di strike indicator per attuare le proprie strategie sui laghetti sportivi.
  Il connubio tra segnalatori di abboccata e pupe di chironomo laccate è un micidiale stratagemma quando soffia una leggera brezza che increspa la superficie dell’acqua. In tale circostanza, lasciando andare alla deriva la nostra lenza dopo il lancio, consentendo ad una coppia di buzzer epossidici di rimanere sospesi a mezz’acqua, sorretti dallo strike indicator, si può indurre ad abboccare un gran numero di pesci, spesso ingannando i più diffidenti che non resistono alla tentazione di addentare delle prede dall’aspetto così vulnerabile.
  L’esemplare di pupa di chironomo vetrificata che adopro sovente nelle mie uscite di pesca l’ho elaborato modificando parzialmente il dressing di alcuni artificiali trovati sulle riviste di pesca britanniche Fly Fishing and Fly Tying e Trout and Salmon: tali insidie sono assai diffuse in Inghilterra. Questa ninfa, che ho battezzato Epoxy Buzzer, mi ha aiutato a catturare svariate iridee sui laghetti che abitualmente frequento nella stagione autunnale e invernale, rivelandosi estremamente efficace nei casi in cui i pesci, con fare apatico, si muovevano lentamente a breve distanza dalla superficie.

IL DRESSING

 

Epoxy Buzzer 01
Il primo passo della realizzazione della Epoxy Buzzer si affronta innestando l’amo sulla ganascia del morsetto e legando la seta di montaggio nera sul suo gambo, che impieghiamo per bloccare, in prossimità della curva, le estremità di una stringa di Ultra Lace trasparente e di uno spezzone di seta da costruzione arancione

 

Epoxy Buzzer 02
Lungo i due terzi posteriori del gambo dell’amo avvolgiamo, in strette spire, l’Ultra Lace trasparente, formando l’addome dell’imitazione

 

Epoxy Buzzer 03
Realizziamo ora l’anellatura della mosca girando la seta di montaggio arancione attorno alle spire dell’Ultra Lace

 

Epoxy Buzzer 04
Leghiamo due biots di penna d’oca tinta di giallo davanti all’addome, ponendoli al fianchi dell’amo e in modo che il loro tratto basale si protragga all’indietro e leggermente verso il basso

 

Epoxy Buzzer 05
Con ripetuti passaggi del filato nero attorno al terzo anteriore del gambo dell’amo, creiamo il torace dell’artificiale. Fatto ciò, corichiamo in avanti i due biots di penna d’oca e li fissiamo subito dietro l’occhiello



Eliminate le eccedenze dei biots gialli, componiamo la testa della mosca con la seta di montaggio; quindi effettuiamo una serie di nodini con l’apposito accessorio
Epoxy Buzzer 06

 

Epoxy Buzzer 07
Uniamo assieme una modica quantità dei componenti per la preparazione della resina epossidica a rapido essiccamento e distribuiamo poi un’abbondante mano del composto su tutta la mosca. Ruotiamo per alcuni minuti l’artificiale su se stesso per evitare che la colla, mentre indurisce, coli via e formi antiestetiche gibbosità. Quando la ninfa sarà perfettamente asciutta, potremo inserirla nella nostra scatola, pronta per essere impiegata nella successiva battuta di pesca


MATERIALI PER IL DRESSING

AMO: Grub dal n.16 al n.8
SETA DI MONTAGGIO: nera
ADDOME: Ultra Lace trasparente
ANELLATURA: seta di montaggio arancione
TORACE: seta di montaggio nera
BOZZE ALARI: biots di penna d’oca tinta di giallo
(L’intera mosca è verniciata con una mano di resina epossidica a rapido essiccamento)

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