Nel 1880, Mr. Grant di Speyside, nelle Highlands scozzesi, diede vita al primo esemplare di Green Highlander, una splendida full dressed dai colori smeraldini che in poco tempo divenne una delle mosche da salmoni più rappresentative della tradizione britannica.
Il montaggio originale della Green Highlander, così come un po’ tutti i dressing degli artificiali per il Salmo salar dell’Ottocento, era piuttosto complesso, richiedendo l’applicazione sull’amo di una serie di materiali preziosi e difficili da reperire. Di conseguenza, nel corso degli anni, i costruttori studiarono ricette alternative per realizzare questa mosca, rimpiazzando gli ingredienti rari e proibiti con piumaggi sostitutivi, o addirittura trasformando completamente il palco alare dell’insidia, assemblandolo con peli di animali vari, anziché con le fibre sposate delle penne di uccelli.
Le hair wings, vale a dire le mosche con le ali in pelo, sono le esche principali di coloro che si dedicano oggigiorno alla pesca del salmone atlantico con la canna da frusta; molti di questi artificiali, soprattutto i modelli che si impiegano nella tarda primavera e in estate, sono assemblati sul gambo di ami doppi, o di ancorette, e i peli richiesti per confezionarli si prelevano da code, opportunamente tinte, di scoiattoli, di volpi artiche, o dal bucktail. Il pelo della coda di volpe artica, in particolare, apparso sul mercato circa un decennio fa, sta riscuotendo grande successo da parte dei pescatori/costruttori scandinavi, i quali lo adoprano per elaborare una moltitudine di insidie specifiche per i loro fiumi, come le Templedogs e le Tamplehairs: tra queste anche la Green Highlander Templedog.
Eccellente mosca per affrontare le acque particolarmente chiare nelle giornate luminose, la Green Highlander Templedog è un’esca che ho conosciuto sulle sponde del fiume Gaula, in Norvegia. In quell’occasione, i moschisti la utilizzavano in esemplari costruiti su tubetti di plastica lunghi circa un pollice per ispezionare i “run” e le “code” delle buche, luoghi in cui si fermavano momentaneamente i salmoni in risalita durante quella settimana di luglio, realizzando ottime catture. I pesci più belli che vidi prendere con questa mosca furono vittima, comunque, di un modello alternativo “innescato” dall’amico Marco sulla Malum Winsnes beat, sempre sul Gaula. L’artificiale impiegato da Marco aveva il palco alare composto solamente col pelo di volpe artica marrone e grigio, quindi privo dei peli gialli, verdi e arancioni che contraddistinguono la Green Highlander Templedog tradizionale, e riuscì ad ingannare due spring salmon del peso di 11,6 e 7,8 kg.
Il montaggio originale della Green Highlander, così come un po’ tutti i dressing degli artificiali per il Salmo salar dell’Ottocento, era piuttosto complesso, richiedendo l’applicazione sull’amo di una serie di materiali preziosi e difficili da reperire. Di conseguenza, nel corso degli anni, i costruttori studiarono ricette alternative per realizzare questa mosca, rimpiazzando gli ingredienti rari e proibiti con piumaggi sostitutivi, o addirittura trasformando completamente il palco alare dell’insidia, assemblandolo con peli di animali vari, anziché con le fibre sposate delle penne di uccelli.
Le hair wings, vale a dire le mosche con le ali in pelo, sono le esche principali di coloro che si dedicano oggigiorno alla pesca del salmone atlantico con la canna da frusta; molti di questi artificiali, soprattutto i modelli che si impiegano nella tarda primavera e in estate, sono assemblati sul gambo di ami doppi, o di ancorette, e i peli richiesti per confezionarli si prelevano da code, opportunamente tinte, di scoiattoli, di volpi artiche, o dal bucktail. Il pelo della coda di volpe artica, in particolare, apparso sul mercato circa un decennio fa, sta riscuotendo grande successo da parte dei pescatori/costruttori scandinavi, i quali lo adoprano per elaborare una moltitudine di insidie specifiche per i loro fiumi, come le Templedogs e le Tamplehairs: tra queste anche la Green Highlander Templedog.
Eccellente mosca per affrontare le acque particolarmente chiare nelle giornate luminose, la Green Highlander Templedog è un’esca che ho conosciuto sulle sponde del fiume Gaula, in Norvegia. In quell’occasione, i moschisti la utilizzavano in esemplari costruiti su tubetti di plastica lunghi circa un pollice per ispezionare i “run” e le “code” delle buche, luoghi in cui si fermavano momentaneamente i salmoni in risalita durante quella settimana di luglio, realizzando ottime catture. I pesci più belli che vidi prendere con questa mosca furono vittima, comunque, di un modello alternativo “innescato” dall’amico Marco sulla Malum Winsnes beat, sempre sul Gaula. L’artificiale impiegato da Marco aveva il palco alare composto solamente col pelo di volpe artica marrone e grigio, quindi privo dei peli gialli, verdi e arancioni che contraddistinguono la Green Highlander Templedog tradizionale, e riuscì ad ingannare due spring salmon del peso di 11,6 e 7,8 kg.
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IL DRESSING

Affrontiamo il primo passo della costruzione della Green Highlander Templedog inserendo nel tubetto di alluminio per tube fly l’ago dell’apposito accessorio di sostegno, che poi innestiamo sulla ganascia del morsetto. Con la seta di montaggio nera, leghiamo uno spezzone di fine tinsel argentato ovale poco prima dell’estremità posteriore del cilindretto. Avvolgendo in strette spire il tinsel lungo una breve sezione del tubetto, realizziamo la prima parte del tag

Con uno spezzone di seta floss gialla, formiamo la seconda parte del tag davanti a quella costruita con il tinsel. Fatto ciò, montiamo un folto ciuffo di antron giallo sul tubetto, bloccandolo in modo che si protragga per uno o due centimetri all’indietro: la sua lunghezza dipende dalla misura del cilindretto che stiamo adoprando

Sopra il punto d’innesto dell’antron, fissiamo una barba di struzzo nero e la avvolgiamo due o tre volte attorno ad un breve tratto del tubetto, creando il butt della mosca

Davanti al butt, leghiamo uno spezzone di sottile tinsel argentato ovale e il capo di un rocchetto di seta floss gialla; con quest’ultimo costruiamo la prima porzione del corpo dell’artificiale, girandolo attorno al quarto posteriore del cilindretto

Da un collo di gallo tinto di verde highlander, stacchiamo una lunga hackle e la blocchiamo, per il suo tratto apicale, davanti alla sezione di corpo in seta gialla. Servendoci delle apposite mollette da dubbing, formiamo una lunga asola con la seta di montaggio e vi introduciamo una consistente quantità di pelo di foca tinto di verde highlander; giriamo poi le mollette su se stesse per creare un vaporoso cordoncino peloso. Avvolgiamo, quindi, il dubbing di pelo di foca attorno a quasi tutto il tubetto, lasciando liberi circa tre millimetri dell’estremità anteriore

Avvolgiamo ora, in senso antiorario, il sottile tinsel ovale su tutto il busto della nostra Green Highlander Templedogs, così da formare l’anellatura

Da un pezzo di pelliccia di orso bruno (o sostituto), tagliamo un mazzetto di peli e lo leghiamo davanti al corpo, fissandolo in maniera che i suoi apici si protraggano in avanti

Ribaltiamo il pelo di orso all’indietro e lo blocchiamo in posizione con alcuni giri di seta da costruzione. Sopra le sottoali poniamo alcuni filamenti di Flashabou color lavanda e di Crystalhair perlescente e argentato, facendo sì che si estendano appena oltre le punte dei peli di orso

Sul punto di fissaggio delle sottoali, fermiamo il tratto apicale di un’hackle di collo di gallo tinto di giallo e l’avvolgiamo attorno a un breve tratto del cilindretto di metallo per realizzare un piccolo collarino

Con i polpastrelli del pollice e del dito indice della mano sinistra, spingiamo tutte le fibre del collarino verso il basso e leggermente all’indietro e le blocchiamo in posizione col filato di montaggio. Dalle code di volpe artica tinte di giallo, di verde chiaro e di arancione preleviamo una serie di piccoli ciuffi di pelo e li fissiamo sul punto d’innesto del pelo d’orso, ponendoli uno sull’altro e in maniera che i loro apici si protraggano all’indietro quanto le punte filamenti di Flashabou e di Crystalhair

Da una coda di volpe artica tinta di marrone, tagliamo un folto ciuffo di pelo e lo applichiamo sopra le ali già montate: questi peli dovranno essere un po’ più lunghi di quelli sottostanti

Stacchiamo da un collo di gallo della giungla due piume di medie dimensioni e le montiamo ai fianchi delle ali

Completiamo la costruzione della Green Highlander Templedog pennellando due mani di vernice nera sulla sua testina, distribuendole l’una a distanza di un giorno dall’altra. Prima di riporre la mosca all’interno della nostra scatola, dobbiamo applicare in piccolo tubetto di gomma siliconata all’estremità posteriore del cilindretto di metallo, la cui funzione è di mantenere in posizione l’ancoretta che attaccheremo all’artificiale in fase di pesca
MATERIALI PER IL DRESSING
TUBETTO: di alluminio o di plastica lungo dai due ai cinque centimetri
SETA DI MONTAGGIO: nera
TAG: fine tinsel argentato ovale e seta floss gialla
CODA: antron giallo
BUTT: struzzo nero
CORPO: quarto posteriore preparato con seta floss gialla; resto del corpo realizzato con pelo di foca tinto di verde highlander (o sostituto)
PALMERATURA: hackle di collo di gallo tinto di verde highlander
ANELLATURA: sottile tinsel argentato ovale
SOTTOALI: pelo di orso bruno (o sostituto) e filamenti di Flashabou color lavanda e di Crystalhair perlescente e argentato
GOLA: hackle di collo di gallo tinto di giallo
ALI: pelo di coda di volpe artica tinto di giallo, di verde chiaro, di arancione e di marrone
GUANCE: gallo della giungla
TESTA: vernice nera
SETA DI MONTAGGIO: nera
TAG: fine tinsel argentato ovale e seta floss gialla
CODA: antron giallo
BUTT: struzzo nero
CORPO: quarto posteriore preparato con seta floss gialla; resto del corpo realizzato con pelo di foca tinto di verde highlander (o sostituto)
PALMERATURA: hackle di collo di gallo tinto di verde highlander
ANELLATURA: sottile tinsel argentato ovale
SOTTOALI: pelo di orso bruno (o sostituto) e filamenti di Flashabou color lavanda e di Crystalhair perlescente e argentato
GOLA: hackle di collo di gallo tinto di giallo
ALI: pelo di coda di volpe artica tinto di giallo, di verde chiaro, di arancione e di marrone
GUANCE: gallo della giungla
TESTA: vernice nera