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Green Shining Gaula
Alla domanda “su quale fiume da salmoni, tra quelli che ho avuto modo di visitare, trascorrerei più volentieri una settimana l’anno”, la mia risposta eleggerebbe sicuramente il Gaula, in Norvegia. Questo straordinario corso d’acqua ha fatto registrare negli ultimi anni un sensibile incremento dei pesci con comportamento anadromo che lo risalgono, molti dei quali di notevoli dimensioni, e non è raro allamarne qualcuno di oltre trenta libbre, ma talvolta anche di quaranta. Competere con simili avversari, magari concentrando la nostra pesca nelle ore notturne dei mesi di giugno e luglio, quando non fa mai buio, significa vivere un’esperienza davvero fantastica e forse unica nel suo genere, resa ancora più affascinante, a mio avviso, se si adopra la canna da mosca e si affrontano i tratti di Gaula a monte del paese di Støren, dove il fiume assume caratteristiche torrentizie.
  La sostanziosa rimonta di salmoni lungo il Gaula non è sinonimo, comunque, di facili e numerose catture. Il Salmo salar è, e forse rimarrà sempre, un animale dal comportamento a noi quasi sconosciuto e la sua imprevedibilità può vanificare spesso qualsiasi nostro tentativo per indurlo ad abboccare. Molte sono le componenti che contribuiscono al successo della nostra pesca, determinate in larga misura dai fenomeni meteorologici e dalle condizioni del fiume. Da qui, l’elemento fortuna gioca un ruolo davvero importante per conseguire una bella cattura. Tuttavia la nostra abilità nel saper lanciare correttamente una lunga lenza, intuire quale sia il giusto livello di presentazione dell’esca e riuscire a scegliere la mosca di dimensioni e colori più attrattivi per i pesci, possono aiutarci a prendere un pesce in tutti quei casi in cui la situazione non è particolarmente propizia alla pesca, o quando il tratto di fiume è sottoposto ad una forte pressione alieutica. Il colore e il modello di mosca, in particolare, possono fare la differenza in tutte quelle occasioni in cui si pesca assieme a moschisti piuttosto bravi, giacché, a parità di abilità nel lanciare e nel far muovere appropriatamente l’esca in acqua, è soltanto l’artificiale che può determinare la buona riuscita della battuta di pesca.
  In passato ero solito condividere quella teoria che le tinte di una mosca da salmoni hanno un peso davvero modesto sulla sua efficacia, dando più importanza alle sue dimensioni in relazione alla temperatura dell’acqua. Negli anni, ad ogni modo, mi sono reso conto che la misura dell’insidia non sempre è così rilevante per far abboccare un pesce; i suoi colori, al contrario, possono influire notevolmente sui comportamenti di aggressività dei nostri avversari, provocando la loro reazione di attacco.
  L’ennesima conferma di questa teoria l’ho avuta proprio sul Gaula, pescando in compagnia dell’amico Francesco . Durante quella settimana di luglio che trascorremmo insieme sulla Malum Winsnes beat, Francesco ricevette un buon numero di “mangiate” adoprando una tube fly di sua elaborazione, da lui battezzata Green Shinin Gaula, caratterizzata dai colori brillanti e tendenti al verde acceso. L’abboccata dei pesci sovente avveniva dopo che la pool era stata appena ispezionata da me o da un altro pescatore, dimostrando che sicuramente Francesco era riuscito a condurre un’azione di pesca più corretta e quindi efficace, ma anche che la sua mosca risultava più attrattiva per i salmoni del Gaula. In seguito Francesco mi fece presente che la Green Shining Gaula era l’insidia che preferiva per affrontare il fiume nelle giornate più luminose, ottima quando avveniva il cambio di luminosità durante le brevi notti bianche della Norvegia.

IL DRESSING

 

Green Shining Gaula 01
Cominciamo la preparazione della Green Shining Gaula, inserendo una piccola sezione di un tubicino di gomma siliconata su una delle estremità del cilindretto in alluminio: il tubicino di gomma servirà a tenere aderente all’insidia l’ancoretta applicata nella fase di pesca. Infiliamo il cilindretto su un ago innestato sul morsetto e fissiamo la seta di montaggio nera sul suo tratto prossimo al tubicino di gomma; con la seta leghiamo poi uno spezzone di fine tinsel argentato ovale, che giriamo in stretti passaggi per formare il tag

 

Green Shining Gaula 02
Col filato da costruzione, montiamo davanti al tag due barbe di penna della ruota del pavone e le avvolgiamo due o tre volte attorno ad un breve tratto del cilindretto, creando il butt della mosca

 

Green Shining Gaula 03
Davanti al butt, applichiamo un folto ciuffo di antron giallo, bloccandolo con la seta in modo che si protragga per uno o due centimetri all’indietro: la sua lunghezza dipende dalla misura del tubetto di metallo. Sul punto di fissaggio della codina, leghiamo il capo di due spezzoni di tinsel argentato: il primo sottile e a sezione ovale e il secondo piatto

 

Green Shining Gaula 04
Avvolgiamo in spire perfettamente accostate le une alle altre il tinsel piatto attorno al busto del cilindretto e formiamo lo splendente corpo della Green Shining Gaula. Passiamo ora in larghi giri, e in senso antiorario, il sottile tinsel ovale sul corpo, così da realizzare l’anellatura

 

Green Shining Gaula 05
Da una coda di cervo tinta di giallo tagliamo un ciuffetto di peli e lo applichiamo davanti al corpo, fissandolo in modo che i suoi apici si protraggano in avanti

 

Green Shining Gaula 06
Ribaltiamo adesso il pelo di cervo all’indietro e lo blocchiamo in posizione con alcuni giri di seta nera. Gli apici di questa prima porzione della struttura alare dovranno protrarsi leggermente oltre le punte della codina. Sopra le sottoali, disponiamo cinque o sei filamenti di Crystalhair perlescente, bloccandoli poi in maniera che si estendano quanto le punte dei peli di cervo

 

Green Shining Gaula 07
Sul punto di innesto delle sottoali fermiamo la punta di un’hackle di collo di gallo tinto di giallo e l’avvolgiamo attorno a un breve tratto del tubicino di metallo, formiamo un piccolo collarino. Dopo di che, con i polpastrelli del pollice e del dito indice della mano sinistra spingiamo tutte le fibre del collarino verso il basso e leggermente all’indietro e le blocchiamo in tale posizione con la seta di montaggio

 

Green Shining Gaula 08
Da un pezzo di coda di volpe artica tinto di giallo preleviamo un consistente ciuffetto di pelo e lo fissiamo sopra le sottoali, ponendolo in modo che sia poco più lungo dei filamenti di Crystalhair

 

Green Shining Gaula 09
Sopra il ciuffo di pelo di volpe artica giallo ne applichiamo uno di colore verde e quindi uno tinto di nero: quest’ultimo dovrà essere poco più lungo degli altri due

 

Green Shining Gaula 10
Stacchiamo adesso da un collo di gallo della giungla due piume di medie dimensioni e le montiamo ai fianchi delle ali. Fatto ciò, lungo il margine superiore della struttura alare collochiamo due filamenti Flashabou color lavanda

 

Green Shining Gaula 11
Con ripetuti passaggi della seta di montaggio lungo una breve porzione dell’estremità anteriore del tubicino di metallo, realizziamo la testina della mosca, testina che poi saldiamo con una serie di nodini



La costruzione delle Green Shining Gaula può essere completata pennellando due mani di vernice nera sulla sua testina, distribuendole l’una a distanza di qualche ora dall’altra
Green Shining Gaula 12


MATERIALI PER IL DRESSING

TUBETTO: in alluminio lungo dai 2 ai cinque centimetri
BLOCCA-ANCORETTA: tubicino di gomma siliconata
SETA DI MONTAGGIO: nera
TAG: fine tinsel argentato ovale
BUTT: barbe di penna della ruota del pavone
CODA: ntron giallo
CORPO: largo tinsel (o mylar) argentato piatto
ANELLATURA: sottile tinsel argentato ovale
SOTTOALI: ciuffo di pelo di coda di cervo (bucktail) tinta di giallo sormontato da alcuni filamenti di Crystalhair perlescente
GOLA: hackle di collo di gallo tinto di giallo o di verde chiaro
ALI: ciuffi di pelo di volpe artica tinti di giallo, di verde e di nero
ANTENNE: due filamenti di Flashabou colore lavanda
GUANCE: gallo della giungla

Gaula Jerda holen
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