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Green Squirrel
In questi ultimi anni, il tempo che ho dedicato allo svolgimento delle tecniche che prevedono l’impiego degli artificiali affondanti è stato superiore a qualunque altra forma di pesca da me praticata. Una scelta tattica, la mia, motivata in parte dai crescenti successi ottenuti servendomi di tale categoria d’insidie e in larga misura dal piacere di meglio conoscere i diversi aspetti e discipline che costituiscono il vasto mondo della mosca.
  Questo ampliamento dei miei orizzonti sul campo della pesca con la canna da frusta ha fatto sì che i miei interessi, inerenti il settore della costruzione degli artificiali, spaziassero attraverso numerosissimi stili e metodi di montaggio, col fine di verificare quali esemplari di esca si rivelassero più efficaci nelle differenti situazioni. Tutto ciò ha determinato la nascita sul mio morsetto di un’infinita moltitudine di insidie piumose, molte delle quali, non soddisfacendo appieno quelle che erano le mie aspettative in pesca, o non infondendomi quello stato di confidenza  e di sicurezza nei loro confronti quando le adopravo in riva al fiume, hanno finito per essere confinate negli angoli più nascosti  delle mie scatole.
  Una delle ninfe che a lungo ha soggiornato in questi “spazi dimenticatoio” dei miei contenitori porta mosche è stata la Green Squirrel (Scoiattolo Verde), un’imitazione di piccole effimere allo stadio preimmaginale che copiai, per semplice curiosità, da un manuale britannico e che ebbi modo di provare, senza troppo successo, sulle acque della riserva “no kill” del Canale Santa Susanna, a Rieti. La sfortuna di questa mosca fu che, in occasione del suo primo test, i pesci manifestavano comportamenti alimentari particolarmente selettivi, cacciando soltanto pupe di chironomo in fase migrante - ciò lo appurai più tardi senza accorgermene in quel momento - rifiutando qualunque offerta piumosa che non rappresentasse abbastanza fedelmente simili animaletti.
  Nonostante fosse più che naturale che non ottenessi la benché minima abboccata adoprandola, la sfiducia che maturai nei suoi confronti mi indusse a classificarla come ninfa di dubbia validità e quindi a scartarla nelle mie successive uscite di pesca.
  La mia affrettata valutazione, comunque, risultò col tempo del tutto errata: affrontando l’ennesima situazione difficile su un chalk stream, questa volta in Abruzzo, nella quale avevo dato fondo alla mia scorta di imitazioni di provata efficacia, tentai, quale ultimo espediente per conseguire qualche cattura, ad “innescare” alcuni degli artificiali abbandonati nella scatola dimenticatoio, compresa la piccola ninfa preparata col pelo di scoiattolo verde; il caso volle che, in quella circostanza, a schiudere fossero delle minute Baetis di colore olivastro e la mia Green Squirrel, riuscendo a riprodurle in modo relativamente verosimile,  fu abboccata dalle trote con una frequenza e convinzione superiori a qualsiasi altra mosca da me utilizzata precedentemente nel corso della giornata.
  Questa prova di riscatto della Scoiattolo Verde fece sì che io cambiassi completamente opinione nei suoi confronti: da allora cominciai a considerarla un eccellente artificiale da impiegare durante le fasi iniziali della sciamatura di varie specie di effimera di modeste dimensioni, proponendola ai pesci in veste di ninfa migrante, facendola navigare appena sotto il pelo dell'acqua, oppure adoprandola quale mosca da caccia, presentandola a differenti livelli di profondità.


IL DRESSING

 

Green Squirrel 01
Cominciamo il processo di assemblaggio della Green Squirrel innestando l'amo sulla ganascia del morsetto e applicando sul suo gambo una sezione di sottile filo di piombo, sezione che poi avvolgeremo in stretti passaggi attorno a un tratto dell'asse dell'uncino che sarà più o meno lungo a seconda di quanto intendiamo appesantire la ninfa

 

Green Squirrel 02
Fissiamo ora la seta da costruzione verde scuro al montaggio e con questa ricopriamo parzialmente le spire del filo di piombo, così da farle ben aderire all'amo. Portiamo la seta in prossimità della curva e la impieghiamo per legare sopra a questa tre o quattro fibre di penna della coda del fagiano maschio e uno spezzone di fine tinsel dorato ovale. Le fibre della penna di fagiano dovranno essere collocate in maniera che i loro apici si protraggano dalla parte posteriore dell'uncino per una lunghezza equivalente a circa la metà di quella del gambo



Green Squirrel 03
Con la specifica cera ingrassiamo un tratto del filato verde e lo cospargiamo di un pizzico di pelo di pelliccia, o di sottopelo della base della coda, di scoiattolo tinto di verde. Aiutandoci con i polpastrelli dell'indice e del pollice di una mano, compattiamo il dubbing in pelo di scoiattolo e cominciamo poi ad avvolgerlo attorno ai due terzi posteriori dell'asse dell'uncino



 

Green Squirrel 04
Completato l'addome della nostra imitazione, lo anelliamo girandovi attorno il tinsel dorato

 

Green Squirrel 05
Tagliamo dalla penna della coda del fagiano maschio un segmento di fibre largo tre o quattro millimetri e lo leghiamo sopra l'amo, fissandolo davanti al busto appena composto e collocandolo in modo che si protragga all'indietro

 

Green Squirrel 06
Servendoci delle mollette da dubbing formiamo un’asola col filato da costruzione e vi introduciamo all'interno una modesta quantità dello stesso pelo adoprato per l'addome. Giriamo più volte il manubrio delle mollette e creiamo un vaporoso cordoncino peloso che avvolgiamo attorno al terzo anteriore del gambo dell'amo

 

Green Squirrel 07
Ribaltiamo in avanti il segmento di fibre della penna di fagiano, ponendolo a coprire la parte superiore del torace, e blocchiamolo con la seta appena dietro l'occhiello

 

Green Squirrel 08
Dopo aver formato la testina dell'artificiale con ripetuti giri del filato di montaggio dietro l'occhiello eseguiamo il nodo finale con l'apposito accessorio

 

Green Squirrel 09
Concludiamo ora il processo di assemblaggio della nostra imitazione, cospargendo il suo capo di un leggero strato di colla trasparente, così da saldare le spire della seta e rendere più solido tutto il montaggio


MATERIALI PER IL DRESSING

AMO: a gambo corto dal n. 12 al n.16
ZAVORRA: sottile filo di piombo (facoltativo)
SETA DI MONTAGGIO: verde scuro
CODE: fibre di penna della coda del fagiano maschio
ADDOME E TORACE: pelo di pelliccia, o sottopelo della coda, di scoiattolo tinto di verde
ELITRE: segmento di penna della coda del fagiano maschio


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