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Hairy Mary
Il gran successo che molte hair wings da salmone ottengono oggigiorno è determinato dall’estrema semplicità con cui è possibile realizzarle al morsetto, oltre alle capacità adescanti che dimostrano possedere quando sono adoprate in pesca. Modelli di artificiale come la Blue Charm, o la Munro Killer, o anche come la Hairy Mary, caratterizzati da una struttura elementare e dagli esigui materiali che li compongono, risultano essere i preferiti da una vasta moltitudine di moschisti e ciò è confermato dal buon numero di salmoni che consentono di catturare ogni anno sulle acque britanniche, ma anche su quelle della penisola scandinava o del Canada. Sfogliando le pagine della rubrica “Fishing Reports” della rivista inglese “Trout and Salmon”, ad esempio, è facile accorgersi di quanto apprezzate ed efficaci siano certe mosche con le ali in pelo di tipo semplice e di fatto tali insidie sono solitamente quelle più commercializzate dai vari negozi di pesca, o proposte sui cataloghi di vendita per corrispondenza. Ma non solo.
  Determinate hair wings hanno la proprietà di adattarsi alle situazioni di pesca più disparate, mantenendo inalterate quelle loro virtù che le rendono appetibili per un pesce come il Salmo salar: animale davvero strano e misterioso, capace di attaccare una piccola mosca nonostante digiuni per tutto il periodo della sua risalita dei fiumi. Questa loro peculiarità è imputabile forse ad un armonioso accostamento di colori che secondo alcuni attraggono il salmone: Hugh Falkus, uno dei più illustri autori di letteratura alieutica inglese, scriveva, in un suo celebre libro, che gli artificiali dal corpo nero fossero particolarmente attrattivi nei confronti dei salmoni atlantici e confermava questa teoria con una serie di esempi, da lui condotti, pescando per un intera stagione con un solo modello di mosca. Altri pescatori, invece, sostengono che l’aggiunta di qualche piuma o pelo tinto di blu intenso al dressing dell’insidia renda questa più efficace, considerato, a loro dire, il manifesto apprezzamento del Salmo salar per tale colore.
Supposizioni a parte, chiunque si armi di un pugno di mosche ottenute con filati neri e con alcuni piumaggi blu e montate su uncini diversi per dimensione e foggia, è in grado di affrontare con successo qualunque corso d'acqua, sia questo un chiaro e ampio fiume della Norvegia, che un piccolo e scuro spate-river della costa occidentale dell’Irlanda. Da qui, rifornendo la nostra scatola porta mosche di una buona selezione di Hairy Mary, potremo organizzare la maggior parte dei nostri viaggi di pesca al salmone atlantico.
  La Hairy Mary è un’esca di origine scozzese, la cui data di nascita risale al 1960. Ad idearla fu un certo John Reidpath, che se ne servì per affrontare i fiumi delle Highlands. La notevole efficacia di questo artificiale è indiscutibile e non a caso è uno dei modelli di hair wing più conosciuti al mondo. La sua grande versatilità in quanto a condizioni d’uso fa sì che possa essere adoprata con varie tecniche di pesca, presentandola ai pesci sia col tradizionale metodo a scendere la corrente, sia con sistemi più dinamici quali lo “stripping” o il “backing-up”.

IL DRESSING

 

Hairy Mary 01
Iniziamo la costruzione della Hairy Mary innestando l’amo sulla ganascia del morsetto e applicando la seta di montaggio nera sul suo gambo, con la quale fissiamo, in prossimità delle curve degli uncini, uno spezzone di fine tinsel dorato ovale

 

Hairy Mary 02
Avvolgendo quattro o cinque volte il tinsel attorno ad un breve tratto del gambo dell’amo, formiamo il tag. Dopo di che, dalla cresta del fagiano dorato, stacchiamo una piccola piuma ricurva, la priviamo delle morbide fibre che ricoprono la sua base e la leghiamo sull’amo, bloccandola col filato nero davanti al tag e ponendola in modo che gli apici delle sue fibre si protraggano verso l’alto. Questa codina dovrà avere una dimensione equivalente a circa una volta e mezza l’ampiezza della curva dell’amo

 

Hairy Mary 03
Sul punto d’innesto della codina, blocchiamo l’estremità di uno spezzone di sottile tinsel dorato ovale e di uno di seta floss di colore nero e cominciamo poi ad avvolgere quest’ultimo su tutto l’asse dell’amo per creare il corpo della nostra esca

 

Hairy Mary 04
Fissata la seta floss, passiamo in larghi giri il tinsel su tutto il corpo, realizzando così l’anellatura

 

Hairy Mary 05
Proseguiamo selezionando da un collo di gallo tinto di blu un’hackle che abbia le fibre lunghe quanto il gambo dell’amo; con i polpastrelli del dito indice e del pollice di una mano “doppiamo” le sue fibre, ovvero le indirizziamo tutte verso un lato del calamo, e quindi la applichiamo al montaggio, legandola per il suo tratto apicale davanti al corpo

 

Hairy Mary 06
Girando l’hackle più volte dietro l’occhiello, componiamo un piccolo collarino, che poi indirizziamo verso il basso con le dita di una mano, fermandolo in posizione con qualche spira della seta di montaggio

 

Hairy Mary 07
Servendoci di un paio di forbicine ben affilate, tagliamo un consistente mazzetto di peli dalla coda di scoiattolo rosso naturale, lo pareggiamo con l’apposito accessorio e quindi lo leghiamo subito dietro l’occhiello, posizionandolo a rappresentare le ali della mosca. Il ciuffetto di peli dovrà protrarsi all’indietro fino a raggiungere la punta della codina

 

Hairy Mary 08
Con alcuni giri del filato nero, formiamo la testina dell’artificiale, completando poi il lavoro di costruzione eseguendo il nodo finale



Hairy Mary 09
Due mani di vernice nera sulla testina distribuite l’una a qualche ora di distanza dall’altra renderanno più stabile il montaggio, oltre a far apparire più rifinita la mosca


MATERIALI PER IL DRESSING

AMO: da salmone doppio o ancoretta dal n.12 al n.4
SETA DI MONTAGGIO: nera
TAG: fine tinsel dorato ovale
CODA: cresta di fagiano dorato
CORPO:  seta floss nera
ANELLATURA: sottile tinsel dorato ovale
GOLA: hackle di collo di gallo tinto di blu
ALI: ciuffo di pelo di coda di scoiattolo rosso naturale
TESTA: vernice nera

Blackwater, Ireland
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