Una piccola ninfa d’effimera che, raggiunto il punto d’affioramento, comincia a prepararsi per compiere la propria metamorfosi in individuo alato rappresenta sempre un invitante pasto per un salmonide affamato. L’insetto, infatti, obbligato ad esporsi in maniera estremamente vulnerabile agli attacchi dei grandi predatori acquatici, è particolarmente gradito alle trote, richiedendo davvero poco sforzo per essere intercettato. Oltre alla vulnerabilità, gli efemerotteri emergenti sono resi ancora più appetibili dal fatto di raggrupparsi in consistenti gruppi sotto la superficie dell’acqua, stimolando l’istinto alla caccia dei pesci e spingendoli ad occupare le loro postazioni di pastura per fare incetta del maggior numero possibile di prede.
Il fiume, di fatto, nel corso di una sciamatura di effimere si trasforma in una sorta di frenetico banchetto, con le trote che bollano in prevalenza proprio quegli animaletti che stanno per abbandonare il loro ambiente giovanile per avventurarsi, per poco tempo, in quello aereo. Questo fenomeno, se inquadrato sotto l’aspetto alieutico, pone il pescatore che si serve di specifiche imitazioni nella condizione di conseguire molte catture in un breve lasso di tempo, giocando sul fatto che i salmonidi, inebriati dall’abbondanza di cibo, possano abbandonare parzialmente i loro eventuali atteggiamenti di diffidenza.
La diffidenza, ad ogni modo, non deve essere confusa con la selettività, giacché un artificiale del tutto dissimile dagli insetti abboccati dai pesci, causerà per lo più degli eclatanti rifiuti da parte dei nostri avversari. L’imitazione, infatti, per risultare davvero efficace deve apparire abbastanza simile all’effimera in attività e, soprattutto, essere presentata in acqua allo stesso livello di pastura delle trote. In altre parole, nella fase iniziale e centrale della schiusa, la mosca dovrà nuotare leggermente al di sotto del sottile film che separa l’ambiente acquatico da quello aereo, posizionandosi in modo che le sue eventuali bozze alari siano quasi o del tutto emerse. Da qui, per impostare la nostra strategia di pesca, dovremmo privilegiare tutti quei modelli di artificiale che abbiano le fattezze di una ninfa, ma che, grazie alla loro struttura e ai materiali impiegati per costruirli, tendano a sostare appena sotto la superficie quando sono lanciati in acqua.
Un valido esponente di questa categoria di emergers è la Hatching Hare Loop, ottima in moltissime circostanze, poiché, con i suoi colori bruni, riesce ad imitare un’ampia selezione di ninfe di efemerottero. Ad inizio stagione, ad esempio, ovunque notiamo la presenza delle “March brown”, possiamo servirci di un grosso esemplare di questa insidia nelle ore calde, quando di regola hanno luogo le abbondanti schiuse di tale insetto. Nella tarda primavera, ma anche in estate, invece, “innescando” una Hatching Hare Loop montata su un amo del 18 o del 16, possiamo tentare tutti quei pesci che si stanno nutrendo di Ephemerella ignita, o di diverse specie di Baetis, in fase emergente.
Il fiume, di fatto, nel corso di una sciamatura di effimere si trasforma in una sorta di frenetico banchetto, con le trote che bollano in prevalenza proprio quegli animaletti che stanno per abbandonare il loro ambiente giovanile per avventurarsi, per poco tempo, in quello aereo. Questo fenomeno, se inquadrato sotto l’aspetto alieutico, pone il pescatore che si serve di specifiche imitazioni nella condizione di conseguire molte catture in un breve lasso di tempo, giocando sul fatto che i salmonidi, inebriati dall’abbondanza di cibo, possano abbandonare parzialmente i loro eventuali atteggiamenti di diffidenza.
La diffidenza, ad ogni modo, non deve essere confusa con la selettività, giacché un artificiale del tutto dissimile dagli insetti abboccati dai pesci, causerà per lo più degli eclatanti rifiuti da parte dei nostri avversari. L’imitazione, infatti, per risultare davvero efficace deve apparire abbastanza simile all’effimera in attività e, soprattutto, essere presentata in acqua allo stesso livello di pastura delle trote. In altre parole, nella fase iniziale e centrale della schiusa, la mosca dovrà nuotare leggermente al di sotto del sottile film che separa l’ambiente acquatico da quello aereo, posizionandosi in modo che le sue eventuali bozze alari siano quasi o del tutto emerse. Da qui, per impostare la nostra strategia di pesca, dovremmo privilegiare tutti quei modelli di artificiale che abbiano le fattezze di una ninfa, ma che, grazie alla loro struttura e ai materiali impiegati per costruirli, tendano a sostare appena sotto la superficie quando sono lanciati in acqua.
Un valido esponente di questa categoria di emergers è la Hatching Hare Loop, ottima in moltissime circostanze, poiché, con i suoi colori bruni, riesce ad imitare un’ampia selezione di ninfe di efemerottero. Ad inizio stagione, ad esempio, ovunque notiamo la presenza delle “March brown”, possiamo servirci di un grosso esemplare di questa insidia nelle ore calde, quando di regola hanno luogo le abbondanti schiuse di tale insetto. Nella tarda primavera, ma anche in estate, invece, “innescando” una Hatching Hare Loop montata su un amo del 18 o del 16, possiamo tentare tutti quei pesci che si stanno nutrendo di Ephemerella ignita, o di diverse specie di Baetis, in fase emergente.
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IL DRESSING

Iniziamo la preparazione della Hatching Hare Loop, innestando l'amo sulla ganascia del morsetto e legando sul suo gambo la seta di montaggio marrone, con la quale leghiamo, in prossimità della curva, un ciuffetto di pelo prelevato dalla maschera facciale della lepre: queste codine dovranno essere lunghe approssimativamente quanto la metà del gambo dell’uncino

Avvolgendolo il dubbing attorno ai due terzi posteriori dell'asse dell'uncino, formiamo l’addome della mosca. Proseguiamo poi eseguendo l’anellatura, girando in larghi passaggi il baffo della lepre attorno alla sezione di corpo appena preparata

Selezioniamo ora una piuma di cul de canard di colore grigio naturale che abbia le fibre piuttosto lunghe e la leghiamo davanti all’addome, bloccandola per il suo tratto basale e in modo che si protragga all’indietro

Corichiamo in avanti la piuma di cul de canard, senza tenderla troppo, e la blocchiamo subito dietro l’occhiello con alcuni giri di seta. Per ottenere delle gonfie elitre, simili nell’aspetto alle bozze alari di un insetto in procinto di emergere, la piuma deve formare una sorta di piccolo anello (loop) sopra il torace

Dirigendo verso il basso tutte le fibre della piuma di cul de canard che si erigono davanti all’occhiello e le blocchiamo con il filato di montaggio in modo che risultino protratte verso la punta dell’amo

Realizzata una piccola testa alla mosca con la seta di marrone, completiamo la costruzione effettuando il nodo finale con l’apposito accessorio

La Hatching Hare Loop può essere adesso rifinita cospargendo un leggero strato di colla sulla testina e tagliando le fibre di cul de canard che imitano le zampette in modo che raggiungano la punta dell’uncino
MATERIALI PER IL DRESSING
AMO: a gambo dritto di lunghezza media dal n.18 al n.14
SETA DI MONTAGGIO: marrone
CODA: ciuffo di pelo della maschera facciale della lepre
ADDOME: dubbing di polipropilene misto a pelo della maschera facciale della lepre
ANELLATURA: baffo di lepre
TORACE: dubbing di polipropilene misto a pelo della maschera facciale della lepre
ELITRE E ZAMPE: cul de canard grigio naturale
SETA DI MONTAGGIO: marrone
CODA: ciuffo di pelo della maschera facciale della lepre
ADDOME: dubbing di polipropilene misto a pelo della maschera facciale della lepre
ANELLATURA: baffo di lepre
TORACE: dubbing di polipropilene misto a pelo della maschera facciale della lepre
ELITRE E ZAMPE: cul de canard grigio naturale