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Le ore del tramonto di una calda sera estiva rappresentano di solito il momento magico per la stragrande maggioranza dei cultori della canna da frusta, specialmente per coloro che utilizzano in prevalenza gli artificiali galleggianti. L’abbassamento della temperatura, infatti, induce una miriade di insetti a lasciare i propri luoghi di riposo diurno e a cominciare i rituali delle proprie nozze e della deposizione delle uova. Una fase in cui effimere, tricotteri e plecotteri si radunano in folti gruppi sulle sponde o sulla superficie del fiume, dando il via a quella danza che provocherà l’eccitazione delle trote, ma anche dei temoli, spingendole ad entrare in caccia degli animaletti appoggiati sulla superficie. Succede così di assistere ad un intero fiume che “ribolle” un po’ ovunque, notando talvolta che i pesci più affamati possono compiere le proprie “mangiate” ad un ritmo davvero irrefrenabile.
Riuscire ad ingannare simili avversari con una mosca artificiale, comunque, può richiedere da parte del moschista un impegno tutt’altro che modesto, visto che le trote, nonostante la scarsa visibilità per l’approssimarsi delle tenebre e l’abbondanza di cibo, non sembrano ridurre la propria sospettosità o l’attenzione nello scegliere le singole prede. Anzi, i casi di maggiore selettività sembra proprio che si verifichino nelle ore più buie e ciò determina sovente la sconfitta del pescatore, incapace di identificare quale insetto interessi realmente ai salmonidi e di scegliere quindi un’appropriata imitazione.
In simili circostanze, considerando che non di rado sono le effimere ad allettare le trote e in particolare quelle che navigano sulla superficie dell’acqua allo stadio di spinner, il moschista può riporre la propria fiducia in una classica, e dall’efficacia più che provata, Lunn’s Particular. Questa insidia, nata attorno al 1917 in Inghilterra e divenuta una delle migliori esche per affrontare il celeberrimo fiume Test, ha la capacità di ben riprodurre le fattezza e le particolari sfumature di colore dell’Ephemerella ignita e di alcune specie di Baetis, effimere che diventano rossastre quando attraversano l’ultima fase della loro esistenza.
Riuscire ad ingannare simili avversari con una mosca artificiale, comunque, può richiedere da parte del moschista un impegno tutt’altro che modesto, visto che le trote, nonostante la scarsa visibilità per l’approssimarsi delle tenebre e l’abbondanza di cibo, non sembrano ridurre la propria sospettosità o l’attenzione nello scegliere le singole prede. Anzi, i casi di maggiore selettività sembra proprio che si verifichino nelle ore più buie e ciò determina sovente la sconfitta del pescatore, incapace di identificare quale insetto interessi realmente ai salmonidi e di scegliere quindi un’appropriata imitazione.
In simili circostanze, considerando che non di rado sono le effimere ad allettare le trote e in particolare quelle che navigano sulla superficie dell’acqua allo stadio di spinner, il moschista può riporre la propria fiducia in una classica, e dall’efficacia più che provata, Lunn’s Particular. Questa insidia, nata attorno al 1917 in Inghilterra e divenuta una delle migliori esche per affrontare il celeberrimo fiume Test, ha la capacità di ben riprodurre le fattezza e le particolari sfumature di colore dell’Ephemerella ignita e di alcune specie di Baetis, effimere che diventano rossastre quando attraversano l’ultima fase della loro esistenza.
IL DRESSING

Il primo passo del montaggio della Lunn’s Particular consiste nell’applicare l’amo sulla ganascia del morsetto e fissare sul suo gambo la seta da costruzione rossa, con la quale leghiamo, in prossimità della curva, un ciuffo di fibre prelevato da una grossa hackle rossa. Le codine così create dovranno avere una lunghezza più o meno equivalente a quella del gambo dell’amo

Eliminando tutte le fibre dalla medesima piuma che ci ha fornito il materiale per le codine, ricaviamo il calamo per la creazione del corpo dell’imitazione

Poniamo l’estremità basale del calamo d’hackle sopra i due terzi posteriori del gambo dell’amo e la fermiamo con stretti passaggi della seta di montaggio

Scegliamo da un buon collo di gallo blue dun le punte di due larghe hackles e le collochiamo al centro del tratto di amo interposto tra l’occhiello e il corpo, divaricandole con giri incrociati di seta. Queste alette dovranno essere lunghe quasi il doppio dell’addome. Dopo di che stacchiamo dallo scalpo di gallo rosso una o due hackles che abbiano le fibre di lunghezza analoga a quella del gambo dell’amo e le leghiamo davanti al corpo

Servendoci delle speciali pinzette, giriamo una alla volta le hackles sulla parte anteriore dell’amo, passandole dietro e davanti alla struttura alare, in modo da comporre il folto collarino della Lunn’s Particular

Girando ripetutamente il filato da costruzione dietro l’occhiello, formiamo una piccola testa alla mosca, saldandola infine con una serie di nodini effettuati con l’apposito accessorio a molla

Un leggero strato di colla distribuito uniformemente sulla testina impedirà alla seta di slegarsi, incrementando la resistenza del montaggio

La nostra imitazione può essere ora introdotta all’interno della scatola porta mosche, pronta per essere impiegata in una prossima uscita serale di pesca su un fiume ben popolato di efemerotteri
MATERIALI PER IL DRESSING
AMO: a gambo dritto dal n.16 al n.14
SETA DI MONTAGGIO: rossa
CODE: fibre d’hackle di collo di gallo rosso naturale
CORPO: calamo d’hackle di collo di gallo rosso naturale
ALI: punte di hackles di collo di gallo blue dun
HACKLE: di collo di gallo rosso naturale
SETA DI MONTAGGIO: rossa
CODE: fibre d’hackle di collo di gallo rosso naturale
CORPO: calamo d’hackle di collo di gallo rosso naturale
ALI: punte di hackles di collo di gallo blue dun
HACKLE: di collo di gallo rosso naturale