L’idea che molti di noi hanno sul clima della Scozia e dell’Irlanda è di estremamente piovoso e particolarmente freddo per quasi tutto l’anno. Un’immagine che solitamente corrisponde a realtà ma che non sempre si presenta ad un saltuario pescatore di salmoni, spesso costretto, suo malgrado, a fronteggiare lunghe giornate siccitose e molto assolate, dominate talvolta dal caldo se organizza i viaggio nel periodo estivo. Purtroppo questa un’infausta incognita climatica può presentarsi a chi è costretto a pianificare la propria vacanza di pesca con molto anticipo. Succede, così, di trovarsi a lanciare su un corso d’acqua quasi a secco, di non vedere alcun pesce “fresco” risalire e di dover competere con avversari entrati nel fiume da varie settimane e perciò poco inclini ad accettare una mosca artificiale.
Simili situazioni si rivelano di norma le più negative per chi ambisce alla cattura di un Salmo salar, giacché i pesci “residenti”, vale a dire quelli che soggiornano in acqua dolce da molto tempo, conducono una fase della propria esistenza piuttosto apatica, attendendo nuove piogge per proseguire la loro migrazione, o aspettando nella pool che occupano il periodo della riproduzione. Questi sono i peggiori avversari per un appassionato di salmoni atlantici e riuscire nella loro cattura e questione di grande fortuna, sostenuta comunque da grandi capacità nell’impostare una valida strategia di pesca.
Di regola, col sole alto nel cielo e il fiume sceso ad un livello piuttosto basso, l’esperto pescatore concentra i propri sforzi nelle ore prossime all’alba e al tramonto, quando i pesci, eccitati dal cambio di luminosità, possono essere colti da un improvviso senso di euforia e addentare la nostra piccola offerta piumosa. Da qui, accostandosi alle sponde del corso d’acqua, magari durante la calda giornata di una siccitosa settimana estiva, il moschista deve valutare quale lenza applicare alla canna, intuire quale mosca possa risultare più attrattiva e stabilire poi come meglio presentarla in acqua.
Sebbene non esistano regole assolute in una forma di pesca così assurda come quella del salmone, statisticamente si può prevedere quali siano le attitudini comportamentali dei pesci nei confronti delle nostre mosche. Pescando su acque basse e calde, al di là di concentrare in nostri sforzi nelle ore che separano il giorno dalla notte, i migliori risultati si ottengono “innescando” mosche di piccole dimensioni, arrivando ad legare sul finale insidie realizzate anche su uncini del quattordici. Ovviamente, con ami così piccoli, le possibilità di perdere un bel salmone durante un combattimento prolungato sono abbastanza elevate. In virtù di questo fatto, per ottenere una più salda allamatura, molti esemplari di minute mosche da Salmo salar sono realizzati su ancorette e spesso si preferisce munirli di mobili appendici, in maniera da celare parzialmente i tre uncini, ma anche per renderli più “vitali” quando nuotano in acqua.
Una classica categoria di micro artificiali per il salmone è rappresentata dalle shrimp flies, che si preparano con le flessuose fibre delle penne di petto di fagiano dorato e un paio di collarini di hackles di gallo, e si rifiniscono con due piumette di gallo della giungla. Questo genere di esche sono molto popolasi sui fiumi irlandesi e la più bella selezione di Micro Shrimp Flies la vidi proprio in un piccolo negozio situato a poca distanza dalla famosa Ridge Pool, sul fiume Moy.
I materiali per assemblare queste mosche possono essere tinti dei colori più disparati: l’abbinamento di giallo e nero risulta molto efficace. Nella mia esperienza di pesca in Irlanda, ho conseguito, comunque, buoni risultati servendomi di artificiali di colore rosso e nero, arricchiti talvolta di qualche filamento di Crystalhair, come l’esemplare che propongo con la sequenza fotografica.
Simili situazioni si rivelano di norma le più negative per chi ambisce alla cattura di un Salmo salar, giacché i pesci “residenti”, vale a dire quelli che soggiornano in acqua dolce da molto tempo, conducono una fase della propria esistenza piuttosto apatica, attendendo nuove piogge per proseguire la loro migrazione, o aspettando nella pool che occupano il periodo della riproduzione. Questi sono i peggiori avversari per un appassionato di salmoni atlantici e riuscire nella loro cattura e questione di grande fortuna, sostenuta comunque da grandi capacità nell’impostare una valida strategia di pesca.
Di regola, col sole alto nel cielo e il fiume sceso ad un livello piuttosto basso, l’esperto pescatore concentra i propri sforzi nelle ore prossime all’alba e al tramonto, quando i pesci, eccitati dal cambio di luminosità, possono essere colti da un improvviso senso di euforia e addentare la nostra piccola offerta piumosa. Da qui, accostandosi alle sponde del corso d’acqua, magari durante la calda giornata di una siccitosa settimana estiva, il moschista deve valutare quale lenza applicare alla canna, intuire quale mosca possa risultare più attrattiva e stabilire poi come meglio presentarla in acqua.
Sebbene non esistano regole assolute in una forma di pesca così assurda come quella del salmone, statisticamente si può prevedere quali siano le attitudini comportamentali dei pesci nei confronti delle nostre mosche. Pescando su acque basse e calde, al di là di concentrare in nostri sforzi nelle ore che separano il giorno dalla notte, i migliori risultati si ottengono “innescando” mosche di piccole dimensioni, arrivando ad legare sul finale insidie realizzate anche su uncini del quattordici. Ovviamente, con ami così piccoli, le possibilità di perdere un bel salmone durante un combattimento prolungato sono abbastanza elevate. In virtù di questo fatto, per ottenere una più salda allamatura, molti esemplari di minute mosche da Salmo salar sono realizzati su ancorette e spesso si preferisce munirli di mobili appendici, in maniera da celare parzialmente i tre uncini, ma anche per renderli più “vitali” quando nuotano in acqua.
Una classica categoria di micro artificiali per il salmone è rappresentata dalle shrimp flies, che si preparano con le flessuose fibre delle penne di petto di fagiano dorato e un paio di collarini di hackles di gallo, e si rifiniscono con due piumette di gallo della giungla. Questo genere di esche sono molto popolasi sui fiumi irlandesi e la più bella selezione di Micro Shrimp Flies la vidi proprio in un piccolo negozio situato a poca distanza dalla famosa Ridge Pool, sul fiume Moy.
I materiali per assemblare queste mosche possono essere tinti dei colori più disparati: l’abbinamento di giallo e nero risulta molto efficace. Nella mia esperienza di pesca in Irlanda, ho conseguito, comunque, buoni risultati servendomi di artificiali di colore rosso e nero, arricchiti talvolta di qualche filamento di Crystalhair, come l’esemplare che propongo con la sequenza fotografica.
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IL DRESSING

Il lavoro di montaggio della Micro Shrimp Fly ha inizio col fissaggio dell’amo inferiore dell’ancoretta all’interno della ganascia del morsetto e con l’applicazione della seta da costruzione sul suo asse. Si prosegue quindi fissando sul gambo uno spezzone di fine tinsel argentato ovale, che adopriamo poi per formare il tag, avvolgendolo tre o quattro volte attorno al gambo, compiendo i giri verso le curve degli ami

Corichiamo in avanti lo spezzone di tinsel dopo averlo fatto passare dietro una delle curve dell’ancoretta, lo adagiamo sul gambo e lo blocchiamo davanti al tag. Dopo di che, leghiamo il tratto centrale di due piume rosse di petto di fagiano dorato, fissandole davanti al tag in modo che le loro fibre si protraggano all’indietro per una lunghezza leggermente superiore a quelle dell’asse dell’ancoretta

Fermiamo ora, davanti al tag, uno spezzone di fine tinsel argentato ovale e il capo di un rocchetto di seta floss di rossa e adopriamo quest’ultimo per formare la prima porzione del corpo, avvolgendolo attorno alla metà posteriore del gambo dell’amo

Con alcuni passaggi del tinsel attorno al corpo eseguiamo l’anellatura

Davanti alla parte di corpo rossa, fissiamo il tratto apicale di una piccola hackle di collo di gallo tinta di rosso e la giriamo più volte attorno ad una breve sezione del gambo dell’ancoretta, formando un piccolo collarino

Girando il tinsel argentato attorno alla parte di corpo nera, eseguiamo l’ultima anellatura della Micro Shrimp Fly

Con il filato di montaggio blocchiamo l’apice di una piccola hackle di collo di gallo tinto di rosso vinaccia (claret) davanti al corpo e la avvolgiamo più volte subito dietro l’occhiello dell’amo, formando un vaporoso collarino

Eliminata l’eccedenza dell’hackle, spingiamo leggermente all’indietro il collarino e lo fermiamo in posizione con qualche giro del filato da costruzione. Quindi leghiamo due filamenti di Crystalhair perlescente ai margini superiori del tratto di gambo dell’ancoretta posto dietro l’occhiello: queste due corna dovranno estendersi al di sopra del busto della mosca, oltrepassando leggermente le curve degli uncini

Con una serie di giri di seta di montaggio realizziamo la testina dell’artificiale, che poi fissiamo con nodo finale eseguito con lo specifico accessorio
MATERIALI PER IL DRESSING
AMO: da salmone doppio o ancoretta dal n.16 al n.12
SETA DI MONTAGGIO: nera
TAG: fine tinsel argentato ovale
CODE: due morbide piume del petto del fagiano dorato
CORPO: metà posteriore realizzata con seta floss rossa, seguita da un collarino d’hackle di collo di gallo tinto di rosso; metà anteriore realizzata con seta floss nera
ANELLATURA: sottile tinsel argentato ovale
HACKLE: di collo di gallo tinto di rosso vinaccia (claret) avvolta posteriormente all’occhiello e spinta leggermente all’indietro
CORNA: due filamenti di Crystalhair perlescente che si estendono oltre la curva dell’amo
TESTA: vernice rossa
SETA DI MONTAGGIO: nera
TAG: fine tinsel argentato ovale
CODE: due morbide piume del petto del fagiano dorato
CORPO: metà posteriore realizzata con seta floss rossa, seguita da un collarino d’hackle di collo di gallo tinto di rosso; metà anteriore realizzata con seta floss nera
ANELLATURA: sottile tinsel argentato ovale
HACKLE: di collo di gallo tinto di rosso vinaccia (claret) avvolta posteriormente all’occhiello e spinta leggermente all’indietro
CORNA: due filamenti di Crystalhair perlescente che si estendono oltre la curva dell’amo
TESTA: vernice rossa