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Agosto è spesso un mese difficile per i pescatori con la mosca. Le sue lunghe giornate assolate, infatti, provocano il considerevole surriscaldamento dell’aria, determinando anche l’innalzamento della temperatura dell’acqua, e ciò, oltre a rendere per noi opprimente l’esercizio della pesca nelle ore più calde, induce i pesci ad uscire dai propri rifugi, per cacciare qualche insetto in superficie, quasi esclusivamente al tramonto. Il moschista, specialmente colui che si serve solo delle imitazioni galleggianti, si ritrova così a misurarsi con i propri avversari pinnuti in un lasso di tempo davvero breve, disponendo di pochi tentativi per individuare l’artificiale più efficace prima che sopraggiunga la notte. Se poi gli avversari sono dei grossi temoli, scaltri e selettivi, le possibilità che ha di concludere la battuta di pesca con successo possono essere davvero esigue, soprattutto quando affronta un corso d’acqua a lui poco conosciuto e non ha avuto la possibilità di individuare le specie di insetti in esso presenti.
Tuttavia, anche in simili situazioni estreme, appellandoci alle proprietà illusorie di certe imitazioni, possiamo riuscire ad ingannare pure il timallide più furbo ed esperto, confondendolo con un’esca le cui forme possono suscitare in lui fenomeni di interpretazione. Ciò che dobbiamo fare è di “innescare” una mosca dall’aspetto poco definito e che dia l’idea di assomigliare grosso modo ad un invertebrato appetibile per il pesce. Questa vaga imitazione, se così vogliamo definirla, può possedere la silhouette di un piccolo moscerino – sia questo un dittero oppure un imenottero – considerando che tale genere di animaletto è sovente ben accetto dal temolo, ed essere montata su un amo di ridottissime dimensioni, in modo che il pesce abbia maggiori difficoltà ad identificare l’inganno in essa celato. Per conferirle anche un’apparenza evanescente – fattore che ne esalta la genericità e la scarsa definizione – possiamo ricorrere all’uso di radi ciuffi di fibre di cul de canard, disponendoli a raggiera tutt’intorno all’asse dell’amo, realizzando un esemplare di mosca come il Moscerino Fiammeggiante.
Questo artificiale nacque alcuni anni fa per insidiare i temoli sulle lente lame del fiume Isonzo, a Gorizia, dove spesso risultava vincente quando altri modelli di mosca secca di tipo tradizionale ottenevano ripetutamente dei rifiuti dai pesci. Per la sua costruzione, furono presi a modello alcuni piccoli moscerini che gironzolavano sull’acqua nelle ore pomeridiane dei mesi estivi, verificando che quelli dai colori rossastri erano frequentemente graditi e abboccati dai timallidi.
Provandolo di recente sul tratto di Isonzo sloveno che scorre sotto Caporetto, pescando nell’infocata settimana di ferragosto, quando i temoli risultavano paurosi e scaltri perché infastiditi da canoe e da bagnanti durante il giorno e da innumerevoli esche pelose dei moschisti la sera, appurai quanto fosse elevato il potere adescante di quest’esca. Di fatto, la stragrande maggioranza delle catture dei miei amici e mie furono conseguite con un Moscerino Fiammeggiante montato su un amo del venti: mosca che non di rado ci permetteva di allamare i pesci in un punto profondo della loro gola, segno della grande efficacia dell’imitazione. A sorprenderci fu comunque la marcata diffidenza dei temoli verso qualunque altro modello di artificiale, tanto che nel primo giorno di pesca, quando eravamo alla ricerca dell’insidia più redditizia e quindi non avevamo ancora stabilito che il Moscerino Fiammeggiante fosse la nostra migliore mosca, i pesci ingannati erano risultati assai pochi e in prevalenza di modeste dimensioni.
Tuttavia, anche in simili situazioni estreme, appellandoci alle proprietà illusorie di certe imitazioni, possiamo riuscire ad ingannare pure il timallide più furbo ed esperto, confondendolo con un’esca le cui forme possono suscitare in lui fenomeni di interpretazione. Ciò che dobbiamo fare è di “innescare” una mosca dall’aspetto poco definito e che dia l’idea di assomigliare grosso modo ad un invertebrato appetibile per il pesce. Questa vaga imitazione, se così vogliamo definirla, può possedere la silhouette di un piccolo moscerino – sia questo un dittero oppure un imenottero – considerando che tale genere di animaletto è sovente ben accetto dal temolo, ed essere montata su un amo di ridottissime dimensioni, in modo che il pesce abbia maggiori difficoltà ad identificare l’inganno in essa celato. Per conferirle anche un’apparenza evanescente – fattore che ne esalta la genericità e la scarsa definizione – possiamo ricorrere all’uso di radi ciuffi di fibre di cul de canard, disponendoli a raggiera tutt’intorno all’asse dell’amo, realizzando un esemplare di mosca come il Moscerino Fiammeggiante.
Questo artificiale nacque alcuni anni fa per insidiare i temoli sulle lente lame del fiume Isonzo, a Gorizia, dove spesso risultava vincente quando altri modelli di mosca secca di tipo tradizionale ottenevano ripetutamente dei rifiuti dai pesci. Per la sua costruzione, furono presi a modello alcuni piccoli moscerini che gironzolavano sull’acqua nelle ore pomeridiane dei mesi estivi, verificando che quelli dai colori rossastri erano frequentemente graditi e abboccati dai timallidi.
Provandolo di recente sul tratto di Isonzo sloveno che scorre sotto Caporetto, pescando nell’infocata settimana di ferragosto, quando i temoli risultavano paurosi e scaltri perché infastiditi da canoe e da bagnanti durante il giorno e da innumerevoli esche pelose dei moschisti la sera, appurai quanto fosse elevato il potere adescante di quest’esca. Di fatto, la stragrande maggioranza delle catture dei miei amici e mie furono conseguite con un Moscerino Fiammeggiante montato su un amo del venti: mosca che non di rado ci permetteva di allamare i pesci in un punto profondo della loro gola, segno della grande efficacia dell’imitazione. A sorprenderci fu comunque la marcata diffidenza dei temoli verso qualunque altro modello di artificiale, tanto che nel primo giorno di pesca, quando eravamo alla ricerca dell’insidia più redditizia e quindi non avevamo ancora stabilito che il Moscerino Fiammeggiante fosse la nostra migliore mosca, i pesci ingannati erano risultati assai pochi e in prevalenza di modeste dimensioni.
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IL DRESSING

Cominciamo l’assemblaggio della nostra piccola imitazione, innestando l’amo sulla ganascia del morsetto e applicando la seta di montaggio di colore marrone bruciato sul suo asse, che impieghiamo per legare, in prossimità della curva, uno spezzone della medesima seta da costruzione che stiamo adoprando: ci servirà successivamente per l’anellatura

Con la specifica cera, ingrassiamo un tratto del filato di montaggio e vi distribuiamo sopra un pizzico di polipropilene di colore marrone bruciato, formando un compatto cordoncino peloso che avvolgiamo lungo i quattro quinti dell’asse dell’amo per realizzare il corpo

Da ambo i lati di un paio di piume di cul de canard di colore grigio naturale, stacchiamo a ciuffetti le fibre più lunghe che si erigono dalla parte basale e centrale dei calami

Disponendo a raggiera i ciuffi di fibre di cul de canard attorno al quinto anteriore del gambo dell’amo, creiamo il collarino dell’insidia, avendo l’accortezza che gli apici delle fibre si protraggano all’indietro oltrepassando la curva di alcuni millimetri

Eliminate le eccedenze anteriori delle fibre utilizzate per il collarino, con alcuni giri di seta di montaggio dietro l’occhiello formiamo la testina dell’artificiale, testina che poi saldiamo con una serie di nodini effettuati con l’apposito accessorio
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Servendoci di un paio di forbicine ben affilate, eseguiamo un taglio netto lungo la porzione posteriore del collarino, riducendo le fibre di cul de canard ad una lunghezza poco superiore di quelle dell’asse dell’amo. Fatto ciò, distribuiamo un leggero strato di colla trasparente sul capo dell’imitazione, completando in questo modo l’ultima fase della costruzione del Moscerino Fiammeggiante
MATERIALI PER IL DRESSING
AMO: a gambo dritto dal n.20 al n.18
SETA DI MONTAGGIO: marrone bruciato
CORPO: dubbing di polipropilene di colore marrone bruciato
ANELLATURA: seta di montaggio di colore marrone bruciato
COLLARINO: fibre di piuma di cul de canard di colore grigio naturale
SETA DI MONTAGGIO: marrone bruciato
CORPO: dubbing di polipropilene di colore marrone bruciato
ANELLATURA: seta di montaggio di colore marrone bruciato
COLLARINO: fibre di piuma di cul de canard di colore grigio naturale