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Partridge & Orange

 

Nel campo della pesca a mosca, come probabilmente nei diversi settori di quasi tutte le nostre altre attività, l’osservazione dei comportamenti delle persone che ci si cimentano nella nostra stessa passione è sovente una delle migliori fonti d’insegnamento. Noi tutti, acquisita una certa padronanza nelle tecniche di pesca, tendiamo a personalizzare i sistemi di approccio all’acqua, o i criteri di scelta degli artificiali, svolgendo la nostra disciplina alieutica seguendo principi e regole di base, ma affidandoci anche al nostro istinto e attitudine.
  Qualunque moschista, per inesperto che sia, può ideare un sistema o una tattica di pesca, oppure un proprio artificiale, che gli consenta di risolvere molte situazioni ritenute difficili, diventando lui stesso un maestro per tutti coloro che avranno l’umiltà e l’interesse di ascoltare le sue esperienze e insegnamenti. È in questa maniera che la pesca a mosca si è evoluta ed è per mezzo degli scambi culturali, delle dimostrazioni e dello spirito di emulazione che molte idee e concetti innovativi ci sono stati trasmessi.
  Proprio lo spirito di emulazione è stato uno dei fattori che hanno partecipato in maniera più significativa alla mia formazione di pescatore con la coda di topo. Vedere dei moschisti catturare un gran numero di trote, ricorrendo a una tecnica insolita, costituiva uno degli aspetti più interessanti del mio sport, capace di suscitare la mia curiosità e di spingermi a capire e a tentare di copiare i “segreti" e gli stratagemmi adottati da simili esperti. In questo modo appresi anni fa i primi rudimenti di pesca con le mosche sommerse: osservando regolarmente un ignaro pescatore che utilizzava un trenino di artificiali affondanti sul fiume Corno, imparai a impostare la medesima strategia impiegando le stesse insidie. Allacciai amicizia con quel bravo moschista e lui mi indicò alcuni efficaci modelli di esca per praticare la sua tecnica di pesca: artificiali composti con radi collarini capaci di imitare un insetto terrestre caduto accidentalmente in acqua , tipo un ragno o un piccolo coleottero, oppure mosche dalle forme affini a quelle di un’effimera o di un tricottero in procinto di emergere. Le mosche che più di altre preferiva erano gli spider della serie Partridge, caratterizzate dall’aspetto decisamente sobrio e dal rado collarino in piuma di pernice, che dimostravano grande attrattiva quando utilizzate con un finale a braccioli.
  Da quei miei primi tentativi di pesca con le mosche sommerse, la mia tecnica di avvicinamento al fiume si è perfezionata e sebbene abbia ampliato la selezione di insidie per pescare “sotto”, gli artificiali della serie Partridge continuano a occupare un posto di tutto rispetto all’interno delle mie scatole, soprattutto gli esemplari dai colori accesi come la Partridge & Orange.

IL DRESSING

 

Partridge & Orange 01
Affrontiamo il primo passo della costruzione della nostra Partridge & Orange inserendo l’amo nella ganascia del morsetto e applicando la seta di montaggio rossa al suo gambo, con la quale fissiamo sopra la curva il capo di un rocchetto di seta floss arancione e l’estremità di uno spezzone di sottile filo di rame di colore naturale o tinto di rosso

 

Partridge & Orange 02
Portiamo il filato da costruzione in prossimità dell’occhiello e avvolgiamo la seta floss arancione attorno al gambo dell’uncino, cercando girarla in spire uniformi e compatte

 

BloPartridge & Orange 03
Blocchiamo la seta floss dietro l’occhiello dell’amo ed eliminiamo la sua eccedenza, quindi eseguiamo l’anellatura girando il filo di rame in larghi passaggi su tutto il corpo

 

Partridge & Orange 04
Selezioniamo una piuma di pernice con le fibre lunghe quanto l’asse dell’uncino e leghiamola per il suo tratto apicale davanti all’estremità anteriore del corpo dell’insidia

 

Partridge & Orange 05
Afferriamo la base della piuma di pernice con le apposite pinzette e avvolgiamola subito dietro l’occhiello

 

Partridge & Orange 06
Realizziamo con la seta rossa la piccola testa della mosca e blocchiamola con una serie di nodini

 

Partridge & Orange 07
Distribuiamo una goccia di colla sulla testa dell’insidia, così da impedire alle spire di seta di allentarsi e di sciogliersi



La Partridge & Orange è pronta per essere “innescata” in una prossima battuta di pesca, ottima per comporre un trenino di mosche da utilizzare su un corso d’acqua veloce e turbolento
Partridge & Orange 08


MATERIALI PER IL DRESSING

AMO: grub dal n.14 al n.10
SETA DI MONTAGGIO: rossa
CORPO: seta floss arancione
ANELLATURA: sottile filo di rame di colore naturale o tinto di rosso
HACKLE: piuma di pernice

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