Uno degli aspetti più apprezzabili di molti nuovi materiali da costruzione è la facilità con cui consentono di assemblare insidie con elevate capacità imitative. Se prendiamo in esame le fibre sintetiche, o le varie fettucce o filamenti plastici, possiamo certamente affermare che il loro uso ci aiuta a riprodurre sull’asse di un amo le forme di pupe di chironomo, o di ninfe di effimera, o anche di gamberetto gammarus, davvero verosimili, senza imporci un lavoro di montaggio particolarmente impegnativo. La grande varietà di dubbing artificiali presenti in commercio, distinguibili in prevalenza per il diametro e l’elasticità delle singole fibre, ci pone nella condizione di selezionare sempre l’ingrediente più indicato per creare una ben definita porzione dell’esca in funzione della misura dell’uncino che stiamo adoprando e di conseguenza la mosca può essere agevolmente modellata anche prestando particolare cura in ogni suo dettaglio. In altre parole, distribuendo sul nostro filato di montaggio un pizzico di dubbing del tipo “Partridge SLF Midge”, possiamo correttamente definire il delicato ed etereo addome di una microscopica pupa di dittero preparato su un amo del 22. Allo stesso modo, con delle lunghe fibre di “Fly Rite Extra Fine Poly” possiamo comporre dubbing gonfi e compatti, ottimi per formare gli addomi di un’ampia selezione di imitazioni di effimera. Ma non solo.
Spesso, per esaltare al massimo quelle che sono le caratteristiche di finezza o di tonalità di colore di certi tipi di polipropilene, è preferibile miscelarli con alcuni peli di origine animale. Un simile connubio di ingredienti offre il vantaggio di ottenere dubbing dalle tinte poco uniformi e ricchi di screziature, che meglio si prestano a riprodurre sul gambo di un amo i colori dell’insetto reale. I peli di animale, inoltre, a differenza delle fibre artificiali, terminano con un apice appuntito e ciò li rende assai simili alle delicate ciglia, filamenti e appendici varie che ricoprono il corpo di molti invertebrati acquatici. Da qui, se desideriamo conferire un aspetto ancora più realistico alle nostre mosche, possiamo dedicarci alla creazione di specifici mix per assemblare le varie categorie di imitazioni.
Un esempio di ottima unione tra materiali sintetici e peli di animali è dato dalla mia Perla Gommosa, una grassoccia ninfa che vuole apparire simile ad un giovane plecottero dai colori paglierini. Parte del corpo di questa insidia, infatti, è formato con corretto accostamento di fettucce gommose, di pelurie animali e plastiche e fibre di piuma di uccello e tutto questo insieme di ingredienti fa sì che l’esca possieda strette analogie con una vera ninfa di stonefly, incrementandone così le proprietà illusorie e di conseguenza quelle adescanti. La Perla Gommosa è una ninfa che elaborai per la pesca in caccia su fiumi puliti e col fondale ciottoloso, dove fossero presenti specie di plecottero come l’Isoperla grammatica e nei quali le trote avessero avuto modo di sviluppare una certa esperienza in fatto di mosche artificiali. Di regola la sua presentazione va effettuata il più possibile vicino al fondale, magari facendola “zompettare” tra i sassi con ritmici sollevamenti del cimino della canna: per riuscire in questo intento dobbiamo zavorrare debitamente l'artificiale in fase di costruzione e adoprarlo poi in pesca con la coda di topo galleggiante, indirizzando i lanci a monte della zona che desideriamo ispezionare, tenendo conto dei tempi di affondamento dell’esca. Quale alternativa, possiamo abbinare la Perla Gommosa ad una lenza affondante e farla derivare da una sponda all’altra conducendo un’azione di pesca a scendere la corrente.
Spesso, per esaltare al massimo quelle che sono le caratteristiche di finezza o di tonalità di colore di certi tipi di polipropilene, è preferibile miscelarli con alcuni peli di origine animale. Un simile connubio di ingredienti offre il vantaggio di ottenere dubbing dalle tinte poco uniformi e ricchi di screziature, che meglio si prestano a riprodurre sul gambo di un amo i colori dell’insetto reale. I peli di animale, inoltre, a differenza delle fibre artificiali, terminano con un apice appuntito e ciò li rende assai simili alle delicate ciglia, filamenti e appendici varie che ricoprono il corpo di molti invertebrati acquatici. Da qui, se desideriamo conferire un aspetto ancora più realistico alle nostre mosche, possiamo dedicarci alla creazione di specifici mix per assemblare le varie categorie di imitazioni.
Un esempio di ottima unione tra materiali sintetici e peli di animali è dato dalla mia Perla Gommosa, una grassoccia ninfa che vuole apparire simile ad un giovane plecottero dai colori paglierini. Parte del corpo di questa insidia, infatti, è formato con corretto accostamento di fettucce gommose, di pelurie animali e plastiche e fibre di piuma di uccello e tutto questo insieme di ingredienti fa sì che l’esca possieda strette analogie con una vera ninfa di stonefly, incrementandone così le proprietà illusorie e di conseguenza quelle adescanti. La Perla Gommosa è una ninfa che elaborai per la pesca in caccia su fiumi puliti e col fondale ciottoloso, dove fossero presenti specie di plecottero come l’Isoperla grammatica e nei quali le trote avessero avuto modo di sviluppare una certa esperienza in fatto di mosche artificiali. Di regola la sua presentazione va effettuata il più possibile vicino al fondale, magari facendola “zompettare” tra i sassi con ritmici sollevamenti del cimino della canna: per riuscire in questo intento dobbiamo zavorrare debitamente l'artificiale in fase di costruzione e adoprarlo poi in pesca con la coda di topo galleggiante, indirizzando i lanci a monte della zona che desideriamo ispezionare, tenendo conto dei tempi di affondamento dell’esca. Quale alternativa, possiamo abbinare la Perla Gommosa ad una lenza affondante e farla derivare da una sponda all’altra conducendo un’azione di pesca a scendere la corrente.
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IL DRESSING

Affrontiamo la prima fase del montaggio, innestando l’amo sulla ganascia del morsetto e avvolgiamo lungo il suo gambo del sottile filo di piombo, realizzando la struttura di zavorra della mosca. Applichiamo quindi all’uncino la seta da costruzione gialla e la adopriamo per ricoprire parzialmente le spire di piombo

In prossimità della curva leghiamo due fibre di penna remigante d’oca tinta di giallo, applicandole in modo che i loro apici si protraggano all’indietro di qualche millimetro e divaricandole leggermente a “V”, così che imitino i cerci di una ninfa di plecottero

Sul punto di fissaggio delle codine leghiamo uno spezzone del medesimo filato di montaggio che stiamo adoprando e un pezzetto di fettuccia di Shrimp Foil di colore bruno e larga tre millimetri. Fatto ciò, trattiamo con la specifica cera una sezione della seta gialla e vi distribuiamo sopra un abbondante pizzico di polipropilene tinto di giallo crema, realizzando un compatto dubbing che avvolgiamo sui tre quinti posteriori dell’asse dell’amo, così a formare l’addome

Corichiamo ora la fettuccia di Shrimp Foil in avanti, bloccandola sulla parte di amo priva del dubbing, e passiamo attorno all’addome lo spezzone della seta di montaggio gialla, in maniera da creare il rigaggio dell’imitazione

Corichiamo in avanti la fettuccia di Shrimp Foil e la blocchiamo in modo che copra la parte superiore della prima sezione del torace. Proseguiamo quindi ripiegando all’indietro l’eccedenza della fettuccia di Shrimp Foil e fissando davanti a questa l’apice di una piccola piuma di pernice

Ingrassiamo adesso un tratto della seta di montaggio e vi distribuiamo sopra un pizzico del polipropilene giallo crema misto al pelo di opossum. Dopo ciò, passiamo in stretti giri il dubbing appena composto lungo un breve tratto del gambo dell’uncino. Ribaltiamo in avanti la piuma di pernice e poi la fettuccia di Shrimp Foil, facendo attenzione che le fibre della piuma si posizionino ai fianchi del torace e con le punte leggermente protratte verso il basso, così che possano rappresentare la prima serie di zampette del nostro artificiale

Ripetendo le medesime operazioni descritte ai punti sei e sette, realizziamo il secondo gruppo di zampe e l’ultima sezione del torace della ninfa

Tagliate le eccedenze della piuma di pernice e della fettuccia di Shrimp Foil, avvolgiamo più volte il filato giallo dietro l’occhiello, creando la testina che poi saldiamo con alcuni nodini e una goccia di colla
MATERIALI PER IL DRESSING
AMO: a gambo lungo dal n.10 al n.6
SETA DI MONTAGGIO: gialla
ZAVORRA: sottile filo di piombo
CODE: due fibre di penna remigante d’oca tinta di giallo
ADDOME: fine polipropilene tinto di giallo crema
TORACE: fine polipropilene tinto di giallo crema misto ad un pizzico di pelo di opossum o della maschera facciale della lepre
ANELLATURA: seta di montaggio gialla
DORSO: fettuccia di Shrimp Foil di colore bruno larga tre millimetri
SACCHE ALARI: fettuccia di Shrimp Foil di colore bruno larga cinque millimetri
ZAMPETTE: fibre di piume di pernice
SETA DI MONTAGGIO: gialla
ZAVORRA: sottile filo di piombo
CODE: due fibre di penna remigante d’oca tinta di giallo
ADDOME: fine polipropilene tinto di giallo crema
TORACE: fine polipropilene tinto di giallo crema misto ad un pizzico di pelo di opossum o della maschera facciale della lepre
ANELLATURA: seta di montaggio gialla
DORSO: fettuccia di Shrimp Foil di colore bruno larga tre millimetri
SACCHE ALARI: fettuccia di Shrimp Foil di colore bruno larga cinque millimetri
ZAMPETTE: fibre di piume di pernice