Diverse mosche del passato furono concepite da pescatori che non avevano mai imparato a realizzare da sé le proprie insidie artificiali. Alcuni cultori della canna da frusta, infatti, osservando un determinato insetto in riva ai fiumi, o semplicemente per dare libero sfogo alla propria fantasia, si rivolgevano a dei costruttori professionisti, chiedendo loro di montare una particolare insidia adoprando certi materiali e ornandola di curiosi attributi. Questo singolare modo di dar vita a nuovi artificiali permise la nascita di alcune delle più efficaci, e col tempo popolari, esche della tradizione britannica, quali la Greenwell’s Glory e la Peter Ross: wet flies ancora oggi molto apprezzate da coloro che si servono dei “treni” di mosche sommerse. La Peter Ross, in particolare, elaborata dall’omonimo pescatore e montata per la prima volta da un costruttore di Killin, in Scozia, ottenne grandissimo successo tra gli appassionati di pesca sul lago, tanto da diventare, assieme all’Alexandra, la mosca sommersa più adoprata sui reservoirs e i lakes britannici. Molti moschisti includono inoltre questa esca tra il gruppo delle wet flies più indicate per catturare le trote di mare in acqua dolce, “innescandola” sia di giorno, sia di notte e selezionandola in esemplari montati su ami di misura compresa tra il numero dieci e otto.
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IL DRESSING

Iniziamo il montaggio della Peter Ross innestando l'amo sulla ganascia del morsetto e bloccando sul suo gambo il filato nero, con il quale andiamo a legare, in prossimità della curva, un ciuffetto di fibre prelevato da una piuma del collare del fagiano dorato. Le fibre dovranno essere montate in maniera che rappresentino le code dell'insidia, facendole protrarre all'indietro per una lunghezza leggermente inferiore a quella del gambo dell'uncino

Sul punto di fissaggio delle codine, fermiamo, con la seta di montaggio, le estremità di due spezzoni di tinsel argentato: il primo di sezione fine ed ovale e il secondo piatto e di media larghezza

Componiamo adesso la prima porzione del busto dell'insidia, girando il tinsel piatto in spire perfettamente accostate l'una all'altra attorno ai due terzi posteriori dell’asse dell’amo

Ingrassiamo ora un tratto del filato nero con la specifica cera e vi applichiamo sopra un pizzico di pelo di foca tinto di rosa, formando poi il compatto dubbing che, avvolto lungo quasi tutto il terzo anteriore del gambo dell’uncino, ci permetterà di comporre la seconda sezione del corpo dell’insidia

Avvolgendo in larghi giri il fine tinsel ovale attorno al corpo appena costruito, eseguiamo l'anellatura della Peter Ross

Sulla sezione di amo posta davanti al busto, fermiamo una piccola hackle di collo di gallo tinto di nero, legandola per il suo tratto apicale. Questa piuma dovrà avere le fibre lunghe circa quanto l'asse dell'uncino

Dopo aver avvolto l'hackle lungo il tratto di amo interposto tra il corpo e l'occhiello, eliminiamo la sua eccedenza, quindi, con i polpastrelli dell'indice e del pollice della mano sinistra, spingiamo tutte le sue fibre verso il basso e in direzione della punta dell'amo, bloccandole poi in tale posizione con alcuni passaggi della seta da costruzione

Da due penne opposte di fianco di alzavola, tagliamo le sezioni di fibre che ci serviranno per l'assemblaggio del palco alare dell'artificiale. Le sezioni di penna dovranno avere una larghezza di circa cinque o sei millimetri (misura valida per un amo del numero dieci o dodici) e il taglio dovrà essere effettuato non direttamente sulle fibre, ma sul calamo dal quale queste si erigono

Appaiamo schiena contro schiena le due strisce di penna di alzavola e le fissiamo all'amo, legandole subito dietro l'occhiello in modo che le loro punte si estendano all'indietro e che raggiungano approssimativamente un'ipotetica verticale passante per gli apici delle codine. L'operazione di innesto del palco alare va compiuta tenendo saldamente le due sezioni di penna tra le dita della mano sinistra, afferrandole quasi sul punto per il quale verranno legate. Dopo di che, creiamo due larghi loop di seta fatti passare sopra le ali e sotto il gambo dell'uncino, che serriamo poi tirando verso l'alto il bobinatore

Creata una piccola testina alla mosca con alcuni giri del filato nero, completiamo il nostro montaggio effettuando il nodo finale con l'apposito accessorio
MATERIALI PER IL DRESSING
AMO: a gambo dritto per wet flies dal n.14 al n.8
SETA DI MONTAGGIO: nera
CODE: fibre di piuma del collare del fagiano dorato
CORPO: due terzi posteriori: tinsel argentato piatto di media larghezza; terzo anteriore: pelo di foca tinto di rosa
ANELLATURA: fine tinsel argentato ovale
GOLA: hackle di collo di gallo tinto di nero
ALI: segmenti di fibre di penne di fianco di alzavola
SETA DI MONTAGGIO: nera
CODE: fibre di piuma del collare del fagiano dorato
CORPO: due terzi posteriori: tinsel argentato piatto di media larghezza; terzo anteriore: pelo di foca tinto di rosa
ANELLATURA: fine tinsel argentato ovale
GOLA: hackle di collo di gallo tinto di nero
ALI: segmenti di fibre di penne di fianco di alzavola