Diversi anni fa, sfogliando le pagine della rivista
Pescare, lessi un interessante articolo che spiegava determinate tecniche di
pesca con la coda di topo per affrontare le acque del fiume Isonzo a Gorizia, indicando
tutta una serie di mosche utili per insidiare le trote e i temoli.
L’autore di quel
pezzo, nel descrivere i dressing degli artificiali più adatti alla cattura
delle grosse marmorate, metteva in evidenza l’efficacia degli streamers di
buona misura arricchiti di discrete quantità di filo di piombo, validi per
sondare tratti di fiume profondi o con corrente sostenuta, dove spesso era
possibile scovare qualche trota di considerevoli dimensioni
"ancorata" al fondale.
Descrivendo la sua selezione di insidie, l’autore dell’articolo metteva in risalto il potere adescante di una grassoccia imitazione di scazzone: un’esca capace di rappresentare quei piccoli e goffi pesciolini che popolano spesso gli stessi fiumi delle marmorate e che rischiano di essere cacciati da queste mentre si spostano tra i ciottoli e le pietre del fondo. Una mosca nata per pescare soprattutto con code affondanti, facendola lavorare a saltelli e a scatti tra gli anfratti del letto del fiume, ma che in realtà poteva essere presentata anche ai livelli superiori fiumi con le lenze galleggianti, giacché la sua forte attrattiva riusciva a provocare l’attacco dei salmonidi indipendentemente dalla profondità di presentazione.
Provando a copiare quel dressing, eseguendolo su ami di dimensioni non eccessive e ricorrendo a materiali leggermente dissimili dagli originali, mi resi conto che lo Scazzone era efficace anche per insidiare le trote farío e addirittura i cavedani, soprattutto su acque con flusso relativamente veloce e superficie increspata, ottenendo ottimi risultati se lo abbinavo a una coda di topo di tipo sinking tip. Con questa lenza proiettavo l’insidia verso la sponda opposta eseguendo il lancio con una stretta angolazione a valle, effettuavo il mending se necessario e animavo la mosca con discontinui recuperi della coda, permettendo alla corrente di trasportarla gradualmente in prossimità della riva che percorrevo: un metodo di affrontare í corsi d’acqua che adotto spesso con artificiali di profondità e con il quale ho catturato tante trote su fiumi di medie e grandi dimensioni.
Descrivendo la sua selezione di insidie, l’autore dell’articolo metteva in risalto il potere adescante di una grassoccia imitazione di scazzone: un’esca capace di rappresentare quei piccoli e goffi pesciolini che popolano spesso gli stessi fiumi delle marmorate e che rischiano di essere cacciati da queste mentre si spostano tra i ciottoli e le pietre del fondo. Una mosca nata per pescare soprattutto con code affondanti, facendola lavorare a saltelli e a scatti tra gli anfratti del letto del fiume, ma che in realtà poteva essere presentata anche ai livelli superiori fiumi con le lenze galleggianti, giacché la sua forte attrattiva riusciva a provocare l’attacco dei salmonidi indipendentemente dalla profondità di presentazione.
Provando a copiare quel dressing, eseguendolo su ami di dimensioni non eccessive e ricorrendo a materiali leggermente dissimili dagli originali, mi resi conto che lo Scazzone era efficace anche per insidiare le trote farío e addirittura i cavedani, soprattutto su acque con flusso relativamente veloce e superficie increspata, ottenendo ottimi risultati se lo abbinavo a una coda di topo di tipo sinking tip. Con questa lenza proiettavo l’insidia verso la sponda opposta eseguendo il lancio con una stretta angolazione a valle, effettuavo il mending se necessario e animavo la mosca con discontinui recuperi della coda, permettendo alla corrente di trasportarla gradualmente in prossimità della riva che percorrevo: un metodo di affrontare í corsi d’acqua che adotto spesso con artificiali di profondità e con il quale ho catturato tante trote su fiumi di medie e grandi dimensioni.
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IL DRESSING

Affrontiamo il primo passo della costruzione dello
Scazzone innestando l'amo nella ganascia del morsetto e applicando sul suo
gambo il filo di piombo, che avvolgiamo in strette spire per comporre la
struttura di zavorra sui due terzi posteriori dell’asse dell’uncino

Fissiamo all’amo la seta di montaggio nera e
utilizziamola per legare sopra la curva due piume pernice private delle morbide
barbe hanno alla base. Le piume vanno poste schiena contro schiena e
posizionate in modo che si protraggano dalla curva per una lunghezza
equivalente a circa la metà di quella del gambo: la loro funzione sarà di
imitare la coda del nostro pesciolino
Priviamo un’hackle di collo di gallo nero delle fibre che la ricoprono e fermiamo il suo apice sul punto d’innesto della codina. Ingrassiamo con la specifica cera un tratto della seta di montaggio e distribuiamoci sopra una buona quantità di pelo di orecchie di lepre, creando poi un compatto cordoncino con i polpastrelli delle dita di una mano. Avvolgiamo il dubbing di lepre sulla sezione di amo ricoperta dal filo di piombo
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Avvolgiamo in larghi giri il calamo d’hackle nera
attorno al corpo per realizzare l’anellatura dello Scazzone

Dalla coda di scoiattolo grigio naturale tagliamo un
ciuffetto di peli e con la seta blocchiamolo davanti al corpo della mosca,
ponendolo in maniera che gli apici dei peli si estendano leggermente verso
l’alto e all’indietro fino a raggiungere un’immaginaria verticale passante per
il centro della coda

Leghiamo all’amo due nuove piumette di pernice, ponendole
davanti alla porzione inferiore del busto dell’imitazione e facendo sì che si
estendano all’indietro per un tratto corrispondente alla metà della lunghezza
del corpo. Queste piumette vanno divaricate a “V” per rappresentare le pinne
pettorali dello Scazzone

Servendoci della fiamma di un accendino bruciamo le
estremità di uno spezzone di monofilo di nailon di diametro dello 0.35/0,45,
cercando di fargli formare due piccole palline che utilizzeremo per la
creazione degli occhi dell’insidia

Poniamo il piccolo “manubrio” di nailon al centro
del terzo anteriore del gambo dell’uncino e blocchiamolo con giri incrociati
della seta nera

Creiamo la boccuccia della Scazzone con diversi
giri di seta dietro l’occhiello e saldiamola con il nodo finale e una goccia di
colla

Il montaggio dello Scazzone è terminato e il nostro
streamer può essere inserito nella scatola porta mosche, pronto per una
prossima battuta di pesca
MATERIALI PER IL DRESSING
AMO: da
streamer dal n.8 al n.2
ZAVORRA: sottile filo di piombo
SETA DI MONTAGGIO: nera
CODA: piume di pernice
CORPO: dubbing di pelo di orecchie di lepre
ANELLATURA: calamo d’hackle di collo di gallo nero
ALI (pinna dorsale): pelo di coda di scoiattolo grigio naturale
PINNE PETTORALI: piume di pernice
TESTA: dubbing di pelo di pelliccia di lepre
OCCHI: spezzone di monofilo di nailon di diametro dello 0.35/0,45
ZAVORRA: sottile filo di piombo
SETA DI MONTAGGIO: nera
CODA: piume di pernice
CORPO: dubbing di pelo di orecchie di lepre
ANELLATURA: calamo d’hackle di collo di gallo nero
ALI (pinna dorsale): pelo di coda di scoiattolo grigio naturale
PINNE PETTORALI: piume di pernice
TESTA: dubbing di pelo di pelliccia di lepre
OCCHI: spezzone di monofilo di nailon di diametro dello 0.35/0,45