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Spinner Reverse

L’arrivo del mese di maggio segna dio solito un concreto incremento delle schiuse degli insetti che vivono nei corsi d’acqua. Il graduale innalzamento della temperatura dell’acqua e dell’aria stimola, infatti, una grande varietà di efemerotteri, di tricotteri e di plecotteri a compiere la propria straordinaria metamorfosi in essere alato. Questo è il periodo in cui le schiuse si susseguono durante l’intero arco della giornata, intensificandosi nelle ore più calde o in quelle che precedono il crepuscolo. Non solo.
  L’abbondanza di insetti che fuoriesce dall’acqua fa sì che questi, raggiunta la maturità sessuale, tornino a lambire la superficie del fiume per espletare i propri compiti riproduttivi, provocando di nuovo l’interesse predatorio di tutti quei pesci che avevano già provato ad abboccarli quando si erano trasformati in individui adulti. Succede così che, al termine di una calda giornata di maggio - ma il discorso è valido per tutta la successiva stagione estiva - minute effimere si concentrino in densi sciami sopra il corso d’acqua, dando inizio al rituale dei propri acrobatici accoppiamenti, che si conclude poi con la deposizione delle uova. Il fenomeno spesso assume consistenza davvero notevole, esercitando un irresistibile richiamo alimentare per trote e temoli.
  Sebbene i pesci siano indotti da una simile quantità di cibo a frenetici atteggiamenti di caccia, non sempre sono elevate le probabilità che il moschista riesca a conseguire facili catture. Ciò accade perché le trote possono abituarsi a mangiare unicamente una ben definita specie di effimera, caratterizzata magari da particolari colorazioni e dimensioni, e decidere di rifiutare qualsiasi altro insetto diverso. Da qui, se non riusciamo a individuare con esattezza l’invertebrato abboccato, potremmo ottenere soltanto dei rifiuti. Tale situazione ha luogo con una certa frequenza quando i pesci si nutrono di efemerotteri di medio piccole dimensioni, che allo stadio di spinner assumono una tipica colorazione rossastra, come l’Ephemerella ignita. Il problema è ancor più difficile da risolvere quando i salmonidi dimostrano una marcata esperienza in fatto di artificiali, riuscendo a identificare nelle nostre offerte piumose quegli elementi rivelatori dell’insidia celata. La parte ricurva dell’amo, ad esempio, che fuoriesce dall’addome di tante imitazioni, è un chiaro indice di pericolosità e motivo di allarme per un pesce che ha avuto la sventura di saggiarne la pungente consistenza. In simili situazioni, per riuscire a ingannare il nostro avversario, possiamo "innescare" un artificiale dissimile dalla maggior parte delle mosche di uso comune, e che riesca a mantenere nascoste le porzioni più evidenti dell’uncino. A questa categoria di imitazioni di tipo inconsueto e decisamente ingannevoli appartiene la Spinner Reverse: un’elegante mosca secca che progettai avvalendomi della tecnica di montaggio detta "Reverse" e che destinai prevalentemente alla pesca delle trote molto selettive che bollavano nelle sere d’estate.
  Il successo di questa esca sta nel suo particolare modo di adagiarsi sull’acqua, in pratica con l’amo capovolto, che contribuisce a rendere pressoché invisibile tutta la struttura ricurva dell’uncino. L’esemplare descritto con la sequenza fotografica vuole imitare quelle effimere di colore rosso che volano sui fiumi al calare del sole nella bella stagione. Tuttavia, servendosi di altri materiali, magari tinti di colori diversi, è possibile riprodurre le fattezze di quasi tutti gli efemerotteri che popolano le nostre acque.


IL DRESSING

 

Spinner Reverse 01
Affrontiamo il primo passo della costruzione della Spinner Recerse innestando l’amo sul morsetto, posizionandolo sulla ganascia con l’occhiello rivolto verso il basso, quindi fermiamo la seta rossa sul gambo e la adopriamo per legare, sopra la curva, un mazzetto di fibre di hackle di gallo pardo. Tali codine devono essere applicate in modo che, quando l’amo verrà capovolto, si erigano verso l’alto per una lunghezza poco superiore di quella dell’asse dell’uncino

 

Spinner Reverse 02
Sul punto di fissaggio delle codine blocchiamo leghiamo uno spezzone di tinsel piatto perlescente. Fatto ciò, con ripetuti passaggi della seta rossa attorno ai due terzi posteriori del gambo dell’amo, componiamo un piccolo sottocorpo a forma leggermente conica: per facilitare questa operazione dobbiamo collocare in posizione orizzontale l’asse dell’amo sul morsetto

 

Spinner Reverse 03
Avvolgiamo il tinsel perlescente in spire perfettamente accostate le une alle altre attorno al sottocorpo per comporre il busto dell’insidia

 

Spinner Reverse 04
In una pinzetta fermacarte introduciamo le fibre di un lato di due piume di cui de canard di colore marrone chiaro e con un paio di forbicine ben affilate tagliamo tutte le fibre delle piumette catturate dalla pinzetta in prossimità dei calami dai quali si erigono. Cambiamo la posizione dell’amo sul morsetto, ribaltandolo di 180°, e applichiamo davanti al corpo un’hackle di collo di gallo rosso naturale che abbia le fibre poco più corte della lunghezza del gambo. Con molletta da dubbing creiamo un’asola col filato di montaggio e vi introduciamo il beccuccio della pinzetta fermacarte che contiene il cul de canard

 

Spinner Reverse 05
Facciamo compiere alcuni giri alla molletta da dubbing, apriamo la pinzetta fermacarte ed estraiamola contemporaneamente dall’asola in seta, cercando di far attorcigliare il filato rosso attorno alle fibre di cui de canard liberate

 

Spinner Reverse 06
Avvolgiamo il dubbing appena realizzato attorno al tratto centrale della porzione di amo interposta tra il corpo e l’occhiello. Per far sì che il ciuffo di cui de canard si eriga verso l’alto, dopo ogni giro del dubbing, dobbiamo lisciare all’insù tutte le fibre delle piumette, eliminando quelle che a fine lavoro si troveranno lungo la parte inferiore dell’amo

 

Spinner Reverse 07
Con la specifica cera ingrassiamo un tratto della seta di montaggio e distribuiamoci sopra un pizzico di sottopelo di volpe artica (o di qualunque altra morbida pelliccia) tinto di marrone chiaro. Aiutandoci con i polpastrelli del pollice e del dito indice di una mano formiamo un sottile e ben compatto cordoncino peloso e avvolgiamolo attorno al terzo anteriore dell’asse dell’uncino

 

Spinner Reverse 08
Agganciamo la punta dell’hackle rossa con il beccuccio dell’apposita pinzetta e giriamola attorno alla porzione di amo ricoperta dal dubbing di pelo di volpe marrone

 

Spinner Reverse 09
Composto il collarino di galleggiamento ed eliminata l’eccedenza dell’hackle, formiamo con la seta una piccola testa dietro l’occhiello, che blocchiamo poi con una serie di nodini



Rifiniamo la nostra Spinner Reverse pennellando una goccia di colla trasparente sulle spire del filato della testina
Spinner Reverse 10


MATERIALI PER IL DRESSING

AMO: da caddis dal n.14 al n.18
SETA DI MONTAGGIO: rossa
CODE: fibre di hackle di gallo pardo
CORPO: tinsel piatto perlescente
ALI: ciuffo di fibre di cul de canard di colore marrone chiaro
TORACE: dubbing di sottopelo di volpe artica (o di qualunque altra morbido pelo) tinto di marrone chiaro
HACKLE: di collo di gallo rosso naturale


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