moscofilia.com
  • Home
    • Home English
    • A-Z >
      • A-Z pag. 2
      • A-Z pag. 3
      • A-Z pag. 4
    • Flies e Mosche
    • Contatti
    • Cookie Policy
  • Fresh Water
    • Luccio/Pike and Black Bass
    • Salmone/Salmon
    • Trota e Temolo/Trout and Grayling >
      • Trota e Temolo/Trout and Grayling pag. 2
      • Trota e Temolo/Trout and Grayling pag. 3
    • Trota di Mare/Sea Trout
  • Salt Water
  • Classic Salmon Flies
  • Articoli
  • Video
    • Video pag. 2
    • Video pag. 3
    • Video pag. 4
    • Video pag. 5
    • Video pag. 6
    • Video Nodi
element_settings.Image_30621876.default
Picture
Da circa venticinque anni sono abituato a riportare tutta una serie di informazioni su un diario al termine di ogni mia spedizione di pesca: annoto il numero di catture, le mosche più efficaci, la situazione meteorologica e i dettagli sulla zona visitata. Di tanto in tanto sfoglio le pagine di questo quaderno, magari prima di organizzare un’uscita su un’acqua che da qualche tempo non frequento, oppure per dedurre quali elementi abbiano contribuito a rendere particolarmente fortunate certe giornate, e cerco di trarre conclusioni sia per impostare le mie successive strategie, sia per scegliere i luoghi di pesca in funzione del periodo dell’anno e delle condizioni del tempo.
  Dedicandomi alla pesca a mosca della spigola, ho incrementato i dettagli dei miei appunti, registrando con precisione certosina anche gli orari delle eventuali catture, le fasi della marea e della luna e le modalità del recupero degli artificiali abboccati, sperando di trovare col tempo una formula che mi riveli quando, dove e come pescare. Questa formula magica rimane per me una chimera, forse lo rimarrà per sempre, e il “cappotto” è l’epilogo tutt’altro che sporadico delle mie spedizioni in riva al mare: tante sono le variabili che influenzano le sorti di una battuta di pesca alle spigole, soprattutto perché simili avversari si dimostrano oltremodo lunatici e volubili, il cui comportamento alimentare e le peregrinazioni sono imprevedibili e imponderabili. Tuttavia, l’analisi dei miei appunti rivela che certe situazioni climatiche creano condizioni davvero propizie per l’attività alieutica, giacché inducono i serranidi ad avvicinarsi al sottocosta per cercare prede.


 SALE LA MAREA: LE SPIGOLE DIVENTANO PIU' ATTIVE

Picture
Noi tutti sappiamo che le spigole, così come tanti altri pesci, diventano molto attive nella fase di marea montante e di fatto buona parte delle catture segnate sul mio diario è avvenuta con l’approssimarsi del picco massimo di marea, specialmente sui tratti di mare con fondale poco profondo. Occasionalmente mi è capitato di allamare qualche spigola anche al culmine della bassa marea, ciò è accaduto soprattutto pescando su coste rocciose, caratterizzate da una significativa profondità già a brevissima distanza dalla riva, e in condizioni di mare mosso e col tempo spesso perturbato. Il cielo plumbeo e buio per densi ammassi nuvolosi stratificati in cielo è un fattore ricorrente in quelle che sono state le mie giornate fortunate e questo mi ha indotto a riflettere sui comportamenti di predatrici e sugli spostamenti delle spigole lungo il sottoriva. Penso, infatti, che i serranidi nostrani, dotati di un’acuta vista, rifuggano la luce troppo forte, o comunque tendano a non entrare in caccia se l’eccessiva visibilità in acqua, dovuta al sole a picco e all’immobilità del mare, comprometta o vanifichi l’esito dei loro attacchi contro le prede. La spigola è un animale non particolarmente veloce, che caccia appostandosi lungo quelli che sono i passaggi di transito delle sue vittime: uno stretto canale tra la vegetazione acquatica, una spaccatura tra le rocce sommerse sono postazioni al lei gradite e quindi molto frequentate e perlustrate. Col mare in movimento, i serranidi hanno maggiore probabilità di azzannare le proprie vittime, giacché le onde, frangendosi, creano un turbinio di spuma e di sedimenti in acqua, che permettono al predatore di celarsi agli occhi dei pesciolini foraggio. Questo spiega perché sia più facile conseguire delle catture durante una mareggiata o nella fase di scaduta. Non solo. Le spigole, sebbene siano animali piuttosto curiosi, che talvolta si accostano ai subacquei per osservarli meglio e magari ricevere qualcosa da mangiare – in passato mi è capitato di imboccare dei branzini che mi seguivano mentre mi immergevo a pesca di cannolicchi e fasolari – si impauriscono facilmente alla vista di un’ombra in movimento sulla riva e per questo spesso si tengono distanti dal bagnasciuga nelle ore diurne. Col favore delle tenebre, i serranidi acquistano coraggio, sentendosi più “nascosti” e protetti, e iniziano a ispezionare i bassi fondali, speranzosi di incocciare qualche gamberetto, un granchio oppure un banchetto di cefaletti da mettere sotto i denti. Sostanzialmente l’oscurità, ma anche la luce fioca, favorisce la pesca a breve distanza dalla riva, specialmente se l’acqua è calma e chiara. Ciò spiega perché le giornate di pioggia, o comunque nuvolose, offrano migliori chance di successo a chi frequenta le coste impugnando una canna da mosca o da spinning.

Picture
Tan Pattegrisen. I crostacei sono parte essenziale della dieta delle spigole, ciò spiega la notevole efficacia degli artificiali con le fattezze di gambero

Picture
Lo stripping basket è un accessorio indispensabile per condurre agevolmente ed efficacemente l’azione di pesca con la canna da mosca
Picture
Pescando dai frangiflutti dobbiamo recuperare la mosca fin sotto la punta della canna, perché la spigola ama talvolta attaccare quando la sua preda è “chiusa all’angolo” tra le pietre

EQUIPAGGIAMOCI PER CONDIZIONI DI PESCA ESTREME

Picture
Affrontare il mare in una giornata di pioggia richiede sempre una certa forza d’animo e grande determinazione, perché è facile che lo scoramento ci pervada in breve tempo se le catture languono. Fondamentale è indossare un abbigliamento che ci mantenga asciutti e leggeri anche dopo una lunga sessione di lanci e di recuperi, quindi ricorriamo a giubbini e waders traspiranti, abbinandoli a tutine termiche e pile se fa freddo. Anche l’attrezzatura da lancio deve essere selezionata all’insegna della leggerezza. Ricorrendo a una canna piuttosto rapida e armandola di una lenza shooting head del sette, possiamo proiettare a distanza artificiali di generose dimensioni con relativa facilità e con un numero limitatissimo di falsi lanci. Le shooting head sono code di topo lunghe circa nove/dieci metri che vanno abbinate a una sottile running line, o a una shooting line, per essere manovrate. Il lancio si esegue facendo uscire dal vettino tutta la shooting head e circa un metro di running line, poi si carica la canna in doppia trazione senza allungare ulteriormente la lenza: questa va rilasciata al culmine dello shooting (lo shooting è il lancio finale in avanti). La quantità di lenza che intendiamo lanciare va estratta in precedenza dal mulinello e mantenuta all’interno dello stripping basket, l’apposito cestino che teniamo in vita. Lo stripping basket è fondamentale nella pesca in mare dalla costa e con le shooting head è preferibile sceglierne uno che abbia sul fondo una serie di brevi pioli, la cui funzione è di impedire alle spire della running line di aggrovigliarsi tra loro. Ricordatevi di realizzare due o tre fori sulla base del vostro stripping basket qualora ne fosse sprovvisto, così che l’acqua piovana, così come quella delle eventuali onde che ci colpiscono, possa defluire rapidamente.
  Pescando quando piove, così come in condizioni di mare mosso, si hanno meno problemi di disturbo causato dalla coda di topo che cade in acqua o se questa, essendo di tipo galleggiante, produce la scia in superficie durante il recupero. Da qui la nostra azione di pesca risulta meno spaventevole anche per i pesci più timorosi. Per impostare le mie strategie, ricorro occasionalmente alle lenze completamente galleggianti e più frequentemente a quelle intermedie o alle neutral density, preferendo i modelli trasparenti oppure dalle tinte poco accese che meglio si celano agli occhi del pesce sia in fase di lancio sia quando sono in acqua. Su tratti di mare piuttosto profondi, o quando mi accosto alla foce di un fiume che ha una certa corrente, adopro talvolta una shooting head a rapido affondamento, che mi consente di ispezionare i livelli più bassi del mare anche se “innesco” insidie leggere e gonfie di piumaggi. Queste mosche imitano spesso un pesciolino e sono realizzate con i materiali e la tecnica di costruzione di Enrico Puglisi, oppure con mazzetti di hackle di gallo appaiate. Per affrontare porzioni di mare poco mosso e particolarmente chiaro, ricorro sovente agli artificiali con le fattezze di gambero come la Pattegrisen: mosca decisamente ingannevole e molto efficace per insidiare spigole sospettose e golose di crostacei.
  Nelle giornate di pioggia, impiego inizialmente gli artificiali dalle tinte corvine, giacché credo che i branzini siano più attratti dalle mosche nere in situazioni di scarsa luminosità. Questa teoria della maggiore efficacia degli artificiali scuri nelle giornate buie e di quelli luccicanti quando il sole splende alto nel cielo deriva dalla pesca al Salmo salar e credo che abbia un qualche fondamento di verità sia con i salmonidi, sia con i serranidi: mettendola in pratica, ho ottenuto risultati tali da influenzare oggigiorno le mie scelte tattiche di pesca. In pratica, al tramonto, di notte e col cielo coperto do sempre la priorità alle mosche nere o brune, privilegiando esemplari di grossa taglia se l’acqua non è molto trasparente.


element_settings.Image_30621876.default
Black Eel. Gli streamer di grossa taglia sono più facilmente distinguibili al buio e di solito ingolosiscono i pesci di maggiori dimensioni
element_settings.Image_30621876.default
EP Sea Bass Killer. Le mosche costruite con i materiali e la tecnica di Enrico Puglisi riscuotono i favori di tanti appassionati di pesca in mare
Picture
I tratti di mare con fondale misto offrono rifugio e cibo a una moltitudine di potenziali prede
dei serranidi: in simili luoghi il pescatore ha la possibilità di realizzare buoni carnieri

HOT SPOT SOTTO LA PIOGGIA

Picture
Col cielo coperto, la scelta del luogo di pesca è sicuramente più ampia, giacché è facile incontrare delle spigole lungo il sottoriva anche in pieno giorno. In condizioni di mare poco mosso, ispeziono soprattutto i tratti di costa mista o rocciosa e focalizzo l’attenzione dove le onde producono un po’ di spuma. Se esistono dei corridoi tra le rocce sommerse, provo a far filare al loro interno le mie mosche, impegnandomi in recuperi piuttosto veloci e uniformi con le imitazioni di pesciolino, oppure ritirando la coda a brevi scatti con gli artificiali a forma di gamberetto.
  In genere conduco una pesca abbastanza veloce sui singoli spot, riservando un po’ di tempo soltanto a quelli che ritengo i più produttivi. Qualora non ottenga delle abboccate entro un tempo ragionevole, cambio zona, magari spostandomi in macchina da una spiaggia a una scogliera, oppure da un frangiflutti a una foce, sperando di trovare una porzione di mare che in quella giornata abbia attratto delle spigole in pastura. Quando conseguo una cattura, valuto le dimensioni del mio avversario e decido se continuare a pescare nel medesimo posto. Di solito un branzino di piccole o medie dimensioni nuota in gruppo, quindi ritengo sempre opportuno insistere nella zona che mi ha regalato un primo giovane pesce. Nel caso di una cattura particolarmente bella, so che è più difficile realizzarne un’altra nel medesimo posto, perché i serranidi di grossa taglia si muovono spesso da soli o in coppia. Da qui, effettuo qualche ulteriore lancio e poi mi reco da un’altra parte.


element_settings.Image_30621876.default
Anche nelle giornate nuvolose i pescatori a mosca, così come quelli a spinning, hanno maggiori probabilità di successo nelle ore a cavallo tra il giorno e la notte
element_settings.Image_30621876.default
Sea Bass Black Special. Le imitazioni di pesciolino vanno recuperate a passo sostenuto per farle apparire “vive” e verosimili
element_settings.Image_30621876.default
Una bella cattura ci ripaga dei tanti sacrifici e degli eventuali “cappotti” che abbiamo sostenuto per conseguirla
Fornito da Crea il tuo sito web unico con modelli personalizzabili.