Uno delle doti che pretendo dalle mie mosche secche quando
affronto acque vorticose e dalla superficie increspata è la notevole
galleggiabilità. Detesto vedere il mio artificiale inabissarsi dopo poco tempo
di utilizzo e ritengo frustrante asciugarlo ripetutamente con furiosi volteggi,
giacché ciò influisce sulla mia concentrazione e penalizza la piacevolezza
della pesca, comportando inoltre la possibile perdita di catture. Un’imitazione
di superficie che “affoga” un attimo prima di transitare sulla zona di attacco
della trota può rendere invisibile l’abboccata, impedendoci di compiere una
pronta ferrata: quando si pesca su fiumi turbolenti, il solo modo per stabilire
se la trota ha azzannato la nostra piccola offerta piumosa è di scorgere la bollata,
bollata che tuttavia può non verificarsi se l’insidia comincia a navigare
sott’acqua. Da qui, nella mia scatola porta mosche trova sempre alloggio una
ricca scelta di imitazioni caratterizzata da gonfi collarini di galleggiamento,
composti sia con densi dubbing di fibre di cul de canard, sia con le classiche
hackles di collo di gallo.
Tra la selezione
dei modelli appartenenti a questa seconda categoria di mosche secche, i
montaggi con i corpi conici di Devaux sono spesso quelli che preferisco per
impostare le mie strategie di pesca. Amo queste insidie perché riescono a mantenersi
in superficie anche sulle acque più vorticose, manifestando al contempo qualità
adescanti davvero straordinarie. La loro attrattiva è imputabile alla singolare
silhouette del busto e alla posizione del collarino, che consentono alla mosca
di adagiarsi sull’acqua come un’effimera, facendola apparire particolarmente verosimigliante
e ingannevole.
Un esemplare di mosca Devaux che talvolta impiego con grande successo sui miei fiumi è la Yellow Partridge Devaux: insidia nata non dal lavoro di copiatura di un dressing tradizionale, ma applicando sull’asse di uncino filati e piumaggi di appropriato colore per riprodurre le fattezze di certe effimere dei miei fiumi. In pratica si tratta di un modello personalizzato e costruito variando leggermente la tradizionale tecnica di montaggio suggerita per confezionare gli artificiali coi corpi anellati. A ispirarmi fu l’Heptagenia sulphurea, effimera di medio grandi dimensioni di colore giallo acceso che appare solitamente sull’acqua al tramonto. Per “copiarla" sul gambo dell’amo mi servii della tecnica di Devaux, ritenendo che ciò mi avrebbe consentito di realizzare una mosca corpulenta, molto visibile e decisamente galleggiante, utile per sondare i tratti più increspati del fiume. I miei esperimenti al morsetto mi condussero a dare forma a un’insidia assai simile alla celeberrima 699, che si dimostrò valida sui miei corsi d’acqua sia in occasione della schiusa delle effimere giallastre, sia per la pesca in caccia.
Un esemplare di mosca Devaux che talvolta impiego con grande successo sui miei fiumi è la Yellow Partridge Devaux: insidia nata non dal lavoro di copiatura di un dressing tradizionale, ma applicando sull’asse di uncino filati e piumaggi di appropriato colore per riprodurre le fattezze di certe effimere dei miei fiumi. In pratica si tratta di un modello personalizzato e costruito variando leggermente la tradizionale tecnica di montaggio suggerita per confezionare gli artificiali coi corpi anellati. A ispirarmi fu l’Heptagenia sulphurea, effimera di medio grandi dimensioni di colore giallo acceso che appare solitamente sull’acqua al tramonto. Per “copiarla" sul gambo dell’amo mi servii della tecnica di Devaux, ritenendo che ciò mi avrebbe consentito di realizzare una mosca corpulenta, molto visibile e decisamente galleggiante, utile per sondare i tratti più increspati del fiume. I miei esperimenti al morsetto mi condussero a dare forma a un’insidia assai simile alla celeberrima 699, che si dimostrò valida sui miei corsi d’acqua sia in occasione della schiusa delle effimere giallastre, sia per la pesca in caccia.
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IL DRESSING

Affrontiamo
la prima fase della costruzione della Yellow Partridge Devaux
innestando l’amo sulla ganascia del morsetto e applicando lungo il
tratto centrale del suo gambo la seta di montaggio gialla, con la quale
leghiamo la base di una piccola piuma di pernice: la piumetta dovrà
avere le fibre lunghe una volta e mezza l’asse dell’uncino e va privata
di tutte le soffici barbe che ricoprono la sezione inferiore del suo
calamo

Aiutandoci
con l’apposita molletta, giriamo la piuma di pernice attorno a un breve
tratto del gambo dell’amo, formando un rado collarino. Tagliamo
l’eccedenza del calamo della piumetta e fissiamo davanti al collarino
appena composto due hackles di collo di gallo light blue dun, legandole
per la base. Le hackles dovranno avere le fibre poco più corte di quelle
della piumetta di pernice

Avvolgiamo una alla volta le due hackles di gallo
attorno alla porzione anteriore dell’asse dell’amo e fermiamole con la seta
subito dietro l’occhiello, così da realizzare un vaporoso collarino di
galleggiamento

Con alcuni giri di seta gialla dietro l’occhiello
componiamo la testina e blocchiamola con una serie di nodini

Introduciamo un piccolo cilindretto di plastica sull’amo
(possiamo usare un tubicino di una collanina da bambina), facendolo passare dalla
parte dell’occhiello per portarlo fino alla curva e poi spingendolo all’indietro
per fermarlo sulle fibre del collarino d’hackle: queste dovranno chiudersi a
ombrello attorno all’amo. Fermiamo la seta di montaggio al tratto posteriore
del gambo dell’amo e utilizziamola per legare un ciuffetto di fibre di una
lunga hackle di gallo light blue dun all’inizio della curva dell’amo: queste codine
dovranno protrarsi all’indietro per una lunghezza poco superiore al gambo dell’uncino

Sul punto d’innesto delle codine blocchiamo l’estremità
di uno spezzone di seta da costruzione nera, quindi realizziamo il corpo dell’artificiale
avvolgendo il filato giallo lungo circa i due terzi posteriori dell’asse dell’amo.
La seta va girata anche attorno alla prima sezione del collarino, cercando di
conferire una forma conica al corpo

Con ampi passaggi della seta nera eseguiamo l’anellatura
della mosca

Eliminiamo l’eccedenza del materiale per il
rigaggio e realizziamo una serie di nodini sulla porzione anteriore del corpo
MATERIALI PER IL DRESSING
AMO: a gambo
dritto dal n.16 al n.12
SETA DI MONTAGGIO: gialla
HACKLE: di collo di gallo di colore light blue dun precedute piuma di pernice e hackles
CODE: fibre di hackle di collo di gallo di colore light blue dun
CORPO: seta di montaggio gialla
ANELLATURA: seta di montaggio nera
SETA DI MONTAGGIO: gialla
HACKLE: di collo di gallo di colore light blue dun precedute piuma di pernice e hackles
CODE: fibre di hackle di collo di gallo di colore light blue dun
CORPO: seta di montaggio gialla
ANELLATURA: seta di montaggio nera